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cervello simbolo

Epilessia: approvato il piano strategico dell’OMS

Ridurre l’impatto della malattia in termini di morbilità e disabilità, migliorare la qualità della vita, agire su prevenzione, trattamento e cura, grazie a una risposta coordinata in più settori: sono questi gli obiettivi per i pazienti affetti da epilessia che nel 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si era posta con la risoluzione WHA 73.10. A distanza di due anni l’Assemblea Generale dell’OMS ha ratificato il “Piano d’azione globale intersettoriale decennale per l’epilessia e gli altri disturbi neurologici”, ponendo così all’attenzione di tutti gli stati membri la necessità di prevenire, diagnosticare precocemente, assistere e trattare correttamente le diverse forme di questa condizione, considerando i particolari bisogni psico-fisici, sociali, economici ed educativi delle persone con epilessia e delle loro famiglie.

Grande soddisfazione è stata espressa in Italia dalla Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE). Laura Tassi, presidente della Lega, ha commentato:

Questa risoluzione pone finalmente l’epilessia in cima alle agende dei governi e dei partner scientifici di ogni paese, fornendo un solido e condiviso punto di partenza globale per dare un reale impulso ai servizi e al finanziamento delle cure. È anche un mezzo per affrontare lo stigma, l’esclusione e l’eventuale legislazione antidiscriminatoria attraverso azioni intersettoriali. Ciò che più ci preme è una solida collaborazione con gli enti preposti per affrontare al più presto tutte le problematiche e dare risposte concrete alle persone con epilessia”.

Gli obiettivi che gli stati membri devono raggiungere entro il 2031 sono cinque:

  • aggiornare le politiche nazionali esistenti sui disturbi neurologici;
  • includere i disturbi neurologici nei sistemi di assistenza sanitaria universale;
  • realizzare almeno un programma intersettoriale per la promozione della salute del cervello;
  • valutare ogni tre anni i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi globali;
  • ampliare del 50% la copertura dei servizi ai pazienti.

“Le Persone con Epilessia e le loro famiglie sono costrette a convivere con una patologia cronica che comporta uno stigma individuale e sociale tra i più rilevanti”, ha aggiunto il prof. Oriano Mecarelli, past president di LICE. “Ciò si traduce in discriminazione, esclusione e peggioramento della loro qualità di vita. Il Piano Globale approvato dall’OMS impegnerà necessariamente gli Organismi statali a prendere in considerazione questi problemi e, entro il 2031, a superarli”.

 

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico