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Terapia con statine: benefici superiori agli svantaggi

Il calo del rischio di ictus compensa l’aumento delle emorragie intracerebrali

I benefici della terapia con statine per la prevenzione dell’ictus ischemico superano il potenziale rischio di emorragia intracerebrale associato al trattamento, secondo i risultati di uno studio che sarebbero stati presentati all’incontro annuale dell’American Academy of Neurology (AAN 2020) in programma alla fine di aprile ma cancellato per l’emergenza COVID-19.

Reza Bavarsad Shahripour, dell’Università del Tennessee, e colleghi hanno condotto una metanalisi raccogliendo 19 studi clinici, per un totale di 35.842 partecipanti. Dall’analisi statistica, non è emerso un aumento significativo del rischio combinato di emorragia intracerebrale primaria e secondaria associata alla terapia con statine (rischio relativo: 1,03). Tra i pazienti che hanno ricevuto un trattamento con statine, tuttavia, è stata rilevata invece una tendenza verso un aumento del rischio per emorragia intracerebrale secondaria (odds ratio: 1,87); mentre il rischio per ictus e attacco ischemico transitorio è risultato inferiore del 21% (rischio relativo: 0,79).

“I benefici della terapia per il controllo del profilo lipidico nella prevenzione dell’ictus ischemico superano di gran lunga il rischio di emorragia intracranica”, hanno concluso i ricercatori.

Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.