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sclerosi sintomi

La sclerosi multipla può peggiorare con la menopausa

Un nuovo studio ha valutato l’associazione della transizione menopausale con esiti funzionali e biomarcatori di malattia

Alcuni studi hanno documentato dopo la menopausa un peggioramento della traiettoria di malattia nella sclerosi multipla (SM) misurata sulla scala Expanded Disability Status Scale (EDSS). Per valutare in modo più oggettivo l’associazione tra menopausa e danno al sistema nervoso centrale, Hannah E. Silverman, dell’Università della California a San Francisco e colleghi hanno condotto uno studio in cui è stata esaminata la traiettoria dei risultati funzionali oggettivi e dei biomarcatori della malattia nelle donne con SM prima e dopo la menopausa.

Secondo quanto è stato riferito sulla rivista “Neurology”, i dati sono stati raccolti in modo prospettico da una coorte di pazienti con SM seguite longitudinalmente, includendo la scala multidimensionale Multiple Sclerosis Functional Composite (MSFC), basata sulle prestazioni, come outcome funzionale primario e livello sierico di neurofilamento a catena leggera (sNfL) come outcome biomarcatore primario.

Sono state coinvolte 184 donne, seguite per una media di 13 anni (intervallo interquartile [IQR] = 4, intervallo: 1-17). La durata mediana della SM era di 24 anni e il punteggio mediano EDSS era 2,5. L’età mediana alla menopausa fisiologica era di 50 anni.

Dall’analisi è emerso che la menopausa ha rappresentato un punto di flesso nel peggioramento della MSFC (differenza di pendenza: 0,08, IC al 95%: 0,01-0,14; p = 0,0163) e nell’aumento sierico di sNfL (differenza di pendenza −0,95; IC al 95%: da -1,74 a -0,16, p= 0,0194), mentre è stato riscontrato il contrario per l’EDSS (differenza di pendenza 0,05; IC al 95%: 0,01-0,09; p= 0,0200).

I risultati sono rimasti significativi dopo l’aggiustamento per molteplici covariate. Utilizzando un ulteriore modello di regressione non lineare, sono stati trovati punti di flesso simili (entro 3 anni dal periodo mestruale finale) per sNfL ed EDSS, ma non per MSFC. La conclusione dello studio è che in donne con SM la transizione menopausale può rappresentare un momento in cui cambia la rapidità di accumulo di lesioni neuronali e di declino funzionale.

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico