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PET

Variazione dell’ipometabolismo cerebrale nella demenza a corpi di Lewy

Nei soggetti con demenza a corpi di Lewy (DLB), l’ipometabolismo cerebrale inizia durante le fasi prodromiche di malattia e si sviluppa nel tempo in parallelo con la progressione sintomatica. È quanto si legge nelle conclusioni di uno studio firmato sulla rivista “JAMA Neurology” da Daniel Ferreira del Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia, e colleghi.

Si tratta di uno studio caso-controllo longitudinale con follow-up medio di 3,8 anni basato su misurazioni di tomografia a emissione di positroni con 18F-fluorodesossiglucosio (FDG-PET), un biomarcatore trasversale consolidato del metabolismo cerebrale nella DLB. I casi sono stati reclutati consecutivamente tra il 2007 e il 2022 presso un centro di riferimento e tra la popolazione. Sono stati inclusi pazienti con probabile DLB o decadimento cognitivo lieve con corpi di Lewy (MCI-LB). Per il confronto, sono stati inclusi soggetti senza deterioramento cognitivo provenienti da una coorte di popolazione bilanciata per età e sesso. Tutti i partecipanti hanno completato almeno una valutazione di follow-up. Il tasso di variazione della FDG-PET è stato valutato come rapporto standardizzato del valore di uptake (SUVr). La progressione clinica è stata valutata con il punteggio Clinical Dementia Rating Sum of Boxes (CDR-SB).

Sono stati inclusi 35 pazienti con probabile DLB, 37 pazienti con MCI-LB e 100 individui senza deterioramento cognitivo. L’età media (SD) dei gruppi DLB e MCI-LB insieme (N= 72) era di 69,6 anni; 66 pazienti (92%) erano uomini e 6 (8%) donne.

Al follow-up, 18 partecipanti (49%) con MCI-LB erano progrediti a probabile DLB. I pazienti con MCI-LB presentavano un declino più rapido del FDG-SUVr, rispetto a quello dei partecipanti senza deterioramento cognitivo, nelle cortecce cingolata posteriore, occipitale, parietale, temporale e frontale laterale. Le stesse regioni hanno mostrato un maggiore declino metabolico nei pazienti con DLB rispetto ai partecipanti senza deterioramento cognitivo, con l’aggiunta di cingolo anteriore-medio, insula e corteccia frontale mediale orbitale.

I tassi di variazione della FDG-PET in queste regioni cerebrali sono risultati combinati in una regione di interesse (ROI) etichettata come meta-ROI longitudinale FDG-PET LB. Il tasso di variazione della FDG-SUVr nella meta-ROI è stato correlato con il tasso di variazione della CDR-SB e sono state riportate le stime della dimensione del campione per potenziali studi clinici nella DLB. I risultati sono stati confermati nel sottocampione con conferma neuropatologica (N= 20).

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico