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Demenza, le guide per pazienti e caregiver del progetto Teseo

Con oltre 300mila residenti ultra 65enni, e almeno 25mila anziani con demenza, Milano è un città in cui l’assistenza domiciliare rappresenta una sfida di proporzioni enormi. Ad affrontarla, tra le diverse iniziative, si distingue Teseo – Una comunità che cura, un progetto attivo dal 2023, grazie al finanziamento della Fondazione Cariplo nell’ambito del bando Welfare in Ageing, e sviluppato da Fondazione Don Gnocchi (capofila), Sociosfera Onlus, Caritas Ambrosiana, Associazione per la Ricerca Sociale e Airalzh Onlus.

L’obiettivo è di assistere il più possibile le persone a domicilio, ritardando il ricorso alle strutture residenziali. È in quest’ottica che recentemente sono stati elaborati e resi disponibili gratuitamente la Guida per il paziente “Vivere Bene con la tua malattia” e quella dedicata al caregiver “Prendersi cura di una persona con demenza. Una Guida pratica”.

Lamberto Bertolè, Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, ha dichiarato, in occasione della presentazione dei due volumi:

la demenza non è solo una patologia che afferisce alla sfera sanitaria, ma una sfida sociale che riguarda tutte e tutti e, molto spesso, una condizione che le persone si trovano ad affrontare da sole. I dati, infatti, ci dicono che il 60% dei nuclei familiari over 80 sono monocomponente. Creare reti di sostegno e strumenti concreti di supporto è quindi fondamentale per evitare che la solitudine accentui una situazione già critica. Il Progetto Teseo, con le guide presentate oggi, la centrale operativa e la presa in carico personalizzata, ci aiuta ad andare proprio nella direzione del welfare di prossimità che vogliamo costruire nella nostra città.”

In un solo biennio, il modello organizzativo di assistenza del Progetto Teseo si è affermato nel territorio milanese, con un numero di utenti in costante crescita: si calcolano finora circa 600 persone, tra pazienti e caregiver, già prese in carico. Merito anche di strumenti innovativi, come la centrale operativa gestita da operatori esperti, in grado di fornire un punto di primo ascolto e supporto alle famiglie dei soggetti con forme di demenza in difficoltà. È così possibile valutare i bisogni specifici di ogni paziente e attivare percorsi di assistenza su misura, grazie alla presenza di case manager dedicati.

Emanuele Tomasini, Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo e Referente Clinico di Progetto, ha aggiunto:

la Centrale Operativa non è solo un servizio, ma un punto di contatto umano. Non lasciamo le famiglie sole nel loro percorso, ma le accompagniamo, passo dopo passo; spesso bastano poche informazioni giuste per fare la differenza tra il sentirsi smarriti e il sapere di poter contare su una rete di aiuto solida e vicina.”

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico