
Airalzh Onlus, due nuovi bandi per la ricerca sulle malattie neurodegenerative
Airalzh Onlus (Associazione Italiana Ricerca Alzheimer) ha pubblicato Bando Airalzh-Armenise Harvard, rivolto ai Ricercatori arrivati a metà carriera (“mid career”) che studiano le malattie neurodegenerative in Italia, con una borsa che garantirà 100mila USD all’anno per due anni. Sarà possibile presentare la propria candidatura fino al 1° Aprile 2025. Tutte le informazioni sono repereribili a questo indirizzo
Inoltre l’associane annuncia che, sul proprio sito, in primavera verrà pubblicata la “Call for Proposals” per presentare la propria candidatura per il Bando AGYR 2025. Rivolto a Ricercatori Under 40, è previsto, come nelle edizioni precedenti, lo stanziamento di 300mila Euro per finanziare Progetti di Ricerca su diagnosi precoce della malattia di Alzheimer, stili di vita e prevenzione.
I vincitori del bando AGYR 2024
Caterina Dallari, Federico Masserini, Veronica Mutti, Marco Rasile, Erica Staurenghi e Gabriella Testa sono i sei ricercatori che si sono aggiudicati gli Airalzh Grants for Young Researchers (AGYR). L’Associazione, tramite lo stanziamento di 300mila Euro, ha selezionato 6 progetti di ricerca sulle fasi precoci della malattia di Alzheimer, individuazione di marcatori diagnostici, possibili nuovi target farmacologici, innovativi approcci tecnologici, ma anche stili di vita e prevenzione.
I vincitori del Bando AGYR 2024 – che fanno riferimento a Università e Centri d’eccellenza di Torino, Milano, Brescia e Firenze – hanno un’età inferiore ai 40 anni ed hanno elaborato progetti di ricerca che sono stati valutati, in maniera rigorosa, da un Comitato Tecnico Scientifico composto da esperti internazionali di alto livello. La prof.ssa Alessandra Mocali, presidente di Airalzh ha dichiarato:
“Con i 300mila Euro stanziati per il Bando AGYR 2024, Airalzh Onlus ha fatto un altro passo verso ‘un domani senza Alzheimer’, puntando sulla preparazione e sulle idee innovative di questi giovani ricercatori, dando loro anche un’opportunità di avviare carriere indipendenti, la nostra Associazione vuole sviluppare sempre di più la ricerca medico-scientifica sulle demenze e sull’Alzheimer, una malattia ‘silente’ che, entro il 2050, colpirà 1 persona su 85 a livello globale”.