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gravidanza

SM, i trattamenti per la fertilità non aumentano il rischio di recidiva

Secondo i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista “Neurology”, le donne con sclerosi multipla che si sottopongono a trattamenti di fertilità non presentano un rischio elevato di ricaduta.

Lo studio ha valutato i tassi di ricaduta 12 mesi prima e 3 mesi dopo il trattamento per la fertilità

La ricerca, firmata da Edith L. Graham della Northwestern University a Chicago e colleghi, parte dalla considerazione che le pazienti con sclerosi multipla (SM) possono richiedere un trattamento per la fertilità (FT), compresa la fecondazione in vitro (FIV). In piccole coorti storiche è stato riportato un rischio variabile di ricaduta dopo la FIV, mentre studi più recenti suggeriscono che il tasso annualizzato di ricaduta (ARR) non cambia. L’obiettivo dello studio era quindi di valutare l’ARR 12 mesi prima dell’FT e tre mesi dopo in una coorte multicentrica e di identificare i fattori associati a un aumento del rischio di ricaduta.

In quattro grandi centri accademici per la SM sono stati identificati retrospettivamente pazienti con sindrome clinicamente isolata (CIS) o SM di età compresa tra 18 e 45 anni con almeno un FT dal 1° gennaio 2010 al 14 ottobre 2021. Il periodo esposto di tre mesi dopo la FT è stato confrontato con il periodo non esposto di 12 mesi prima della FT. Le FT includevano la stimolazione ovarica controllata (COS) seguita dal trasferimento di embrioni (COS-ET), la sola COS, il solo trasferimento di embrioni (ET) e l’induzione orale dell’ovulazione (OI).

Sono stati considerati complessivamente 124 cicli di FT su 65 pazienti con SM (N= 56) o CIS (N= 9): 61 COS-ET, 19 COS da sola, 30 ET da sola e 14 OI. L’età media al momento della FT era di 36,5 ± 3,8 anni e la durata media della malattia era di 8,2 ± 5,0 anni. In 80 cicli con COS, si sono verificate solo cinque recidive in quattro pazienti uniche entro tre mesi dal trattamento. L’ARR medio dopo COS e prima non era diverso (0,26 vs. 0,25, p= 0,37) e l’IRR era 0,95 (IC al 95%: 0,52-1,76, p= 0,88).

Nessun ciclo con terapie modificanti la malattia (DMT) durante la COS è risultato associato a una ricaduta a tre mesi (ARR 0 post-COS vs. 0,18 pre-COS, p= 0,02, N= 34). I tassi di ricaduta non variavano in base al protocollo COS. Tra i cicli COS-ET conclusosi con una gravidanza (N= 43), l’ARR è diminuito da 0,26 a 0,09 (p= 0,04) entro il primo trimestre di gravidanza. Infine, tre mesi dopo la sola ET non sono state registrate recidive, mentre ne è stata registrata solo una  dopo l’OI.

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico