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sclerosi multipla

SM, gli esiti a lungo termine dell’attività indipendente dalla progressione delle ricadute

Quali sono gli esiti a lungo termine dei pazienti con sclerosi multipla che sviluppano un’attività indipendente dalla progressione delle ricadute (PIRA) dopo un primo evento demielinizzante?

Da questa domanda sono partiti Carmen Tur e colleghi della Universitat Autònoma de Barcelona, in Spagna, per uno studio di coorte longitudinale, i cui risultati sono illustrati ora su “JAMA Neurology”.

Questo studio di coorte, condotto dal 1° gennaio 1994 al 31 luglio 2021, ha incluso pazienti con un primo attacco demielinizzante da SM; i pazienti sono stati reclutati da un centro di studio in Spagna. I principali outcome e misure erano rappresentati dai tassi di incremento annuale della Expanded Disability Status Scale (EDSS) dal primo attacco e hazard ratio (HR) aggiustati per i predittori del tempo al PIRA e del tempo all’EDSS 6.0.

Dei 1128 pazienti (età media [SD], 32,1 [8,3] anni; 781 donne [69,2%]) inclusi nello studio, 277 (25%) hanno sviluppato uno o più eventi PIRA, con un tempo mediano (RIQ) di follow-up di 7,2 (4,6-12,4) anni al primo PIRA.

Di tutti i pazienti con PIRA, 86 su 277 (31%) hanno sviluppato PIRA precoce e 73 su 144 (51%) hanno sviluppato PIRA attiva. I pazienti con PIRA erano leggermente più anziani, presentavano un maggior numero di lesioni cerebrali e avevano una maggiore probabilità di avere bande oligoclonali rispetto a quelli senza PIRA.

L’età più avanzata al primo attacco è stato l’unico fattore predittivo di PIRA (HR: 1,43; IC al 95%: 1,23-1,65; p< 0,001 per ogni decade di età). I pazienti con PIRA avevano tassi di aumento annuale dell’EDSS più elevati (0,18; IC al 95%: 0,16-0,20 vs. 0,04; IC al 95%: 0,02-0,05; p< 0,001) e un rischio 8 volte maggiore di raggiungere l’EDSS 6,0 (HR: 7,93; IC al 95%: 2,25-27,96; p= 0,001) rispetto a quelli senza PIRA. I PIRA precoci avevano tassi di aumento annuale dell’EDSS più elevati rispetto ai PIRA tardivi (0,31; IC al 95%: 0,26-0,35 vs. 0,13; IC al 95%: 0,10-0,16; p< 0,001) e un rischio 26 volte maggiore di raggiungere l’EDSS 6,0 dal primo attacco (HR: 26,21; IC al 95%: 2,26-303,95; p= 0,009).

Secondo le conclusioni degli autori, i risultati di questo studio di coorte suggeriscono che per i pazienti con sclerosi multipla, la presentazione di PIRA dopo un primo evento demielinizzante non è rara e suggerisce una prognosi sfavorevole a lungo termine, soprattutto se si verifica precocemente nel decorso della malattia.

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico