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tau

Un nuovo biomarcatore promettente per la malattia di Alzheimer

Analizzato il potere predittivo dei livelli di P-tau217

Il livello plasmatico di proteina tau fosforilata sulla treonina 217 (P-tau217) è un promettente biomarcatore della malattia di Alzheimer (AD), secondo uno studio pubblicato online sul “Journal of the American Medical Association” in coincidenza con la Conferenza Internazionale 2020 dell’Associazione Alzheimer, tenutasi virtualmente dal 27 al 31 luglio.

Sebastian Palmqvist, dell’Università di Lund, in Svezia, e colleghi hanno analizzato i dati di tre coorti trasversali: la prima comprendeva 34 soggetti con AD e 47 senza AD; la seconda 301 partecipanti non affetti da deficit cognitivo e 178 pazienti con deficit cognitivo lieve, 121 con demenza AD, e 99 con altre malattie neurodegenerative; la terza 365 portatori di mutazione PSEN1 E280A e 257 senza mutazione.

I ricercatori hanno scoperto che:

  • nella prima coorte, i livelli plasmatici di P-tau217 differenziavano l’AD neuropatologicamente definita dalla non AD con una precisione significativamente più elevata dei livelli plasmatici di P-tau181 e di neurofilamento a catena leggera (NfL; area sotto la curva [AUC]: 0,89 contro 0,50-0,72);
  • nella seconda coorte, l’accuratezza discriminante del livello di P-tau217 plasmatico per l’AD clinico rispetto ad altre malattie neurodegenerative era significativamente più alta rispetto a quella del P-tau181 plasmatico, all’NfL plasmatico e alle misure di risonanza magnetica (AUC, 0,96 contro 0,50- 0,81)
  • nella terza coorte, i livelli di P-tau217 plasmatici erano significativamente maggiori nei portatori di mutazioni PSEN1 rispetto ai non portatori.
Folco Claudi

Giornalista medico scientifico