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#ildirittodipassareintesta: una campagna di sensibilizzazione sull’emicrania

Sporadica e passeggera, con un impatto limitato sulla qualità della vita complessiva. È così che la maggior parte delle persone considera l’emicrania. Invece per molti si tratta di un disturbo invalidante, che influenza l’attività lavorativa e la vita sociale, arrivando anche a precludere alcune possibilità di carriera o il raggiungimento di altri obiettivi.

È per contribuire a diffondere presso il largo pubblico una nuova e più corretta idea dell’emicrania che dal recente congresso della Società Italiana di Neurologia (SIN) di Bologna, con il sostegno incondizionato di Teva, è partita la campagna #Il dirittodipassareintesta, basata su tre video di donne che raccontano le loro storie – le più colpite rispetto agli uomini in un rapporto di 3 a 1 – e il condizionamento che hanno subito nella vita a causa dell’emicrania.

“Informare e sensibilizzare quante più persone possibili sull’emicrania è il principale obiettivo della nostra campagna”, ha spiegato Roberta Bonardi, senior director business unit innovative di Teva Italia. “Siamo partiti dall’ascolto delle persone con emicrania e da chi gli sta intorno. Per esempio, secondo l’ultima ricerca Censis, il tempo medio per arrivare alla diagnosi è di 7 anni e per il 90% di chi ne soffre l’emicrania è socialmente sottovalutata tanto da scuotere anche le fondamenta personali e familiari più resistenti. Una corretta informazione e formazione è dunque la chiave per agire e modificare il paradigma secondo il quale l’emicrania è ‘un semplice mal di testa’”.

#ildirittodipassareintesta è l’hashtag della campagna che sarà veicolata principalmente sui canali digitali e i social network Facebook, Twitter, e Instagram.

 

Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.