
Traiettorie longitudinali della funzione cognitiva nella paralisi sopranucleare progressiva
Una nuova analisi offre una valutazione per sottotipo clinico e mostra anche le differenze rispetto al Parkinson
Gli studi longitudinali che indagano i cambiamenti della funzione cognitiva nei pazienti con paralisi sopranucleare progressiva (PSP) sono limitati. Alcune indicazioni sull’argomento arrivano ora da un nuovo studio osservazionale retrospettivo apparso su “BMJ Neurology Open” a prima firma di Takeharu Tsuboi, dell’Ospedale nazionale di Nagoya, in Giappone, che ha confrontato i cambiamenti longitudinali della funzione cognitiva tra i pazienti con PSP e malattia di Parkinson (PD) e valutato le differenze tra i sottotipi di PSP.
Lo studio ha incluso 38 pazienti con PD e 41 pazienti con PSP (23 PSP-sindrome di Richardson, 14 PSP-progressive gait freezing (PSP-PGF), 3 PSP-parkinsonismo e 1 PSP-predominante sindrome corticobasale).
Al basale, la funzione cognitiva è risultata significativamente inferiore nel gruppo PSP rispetto al gruppo PD. Nell’arco di 12 mesi, i pazienti con PSP hanno mostrato un declino significativo in più domini cognitivi, mentre non sono stati osservati cambiamenti rilevanti nel gruppo PD. Tra i differenti sottotipi di PSP, la PSP-RS ha mostrato un tasso di declino cognitivo più rapido rispetto alla PD, mentre la PSP-PGF ha mostrato una progressione inferiore rispetto alla PSP-RS.
La PSP è associata a un progressivo deterioramento cognitivo, con tassi di declino che variano a seconda del sottotipo. La PSP-PGF ha mostrato una progressione più lenta rispetto alla PSP-RS. Alla luce di queste osservazioni, secondo gli autori, la gestione clinica dei pazienti dovrebbe tenere conto delle differenze specifiche per sottotipo nella prognosi cognitiva, in modo da avviare un percorso di cura personalizzato.