Skip to content
anziani demenza

Nuovi criteri internazionali per la diagnosi del deterioramento cognitivo vascolare

Il deterioramento cognitivo vascolare (VCID) rappresenta una delle principali cause di declino cognitivo nell’anziano, ma la sua diagnosi rimane complessa per la sovrapposizione con altre condizioni neurodegenerative e la variabilità dei criteri diagnostici utilizzati a livello internazionale. La questione è stata affrontata da un gruppo di esperti dell’International Society for Vascular Behavioural and Cognitive Disorders (VasCog) che ha condotto uno studio Delphi coinvolgendo 70 specialisti internazionali.

Stando a quanto quanto riferito nell’articolo di resoconto apparso su “JAMA Neurology”, tra i 49 e i 54 partecipanti alle tre fasi del processo hanno raggiunto un consenso sui nuovi criteri diagnostici VasCog-2-WSO, che aggiornano quelli pubblicati nel 2014, integrando i recenti progressi della ricerca. I nuovi criteri coprono tre stadi del deterioramento cognitivo vascolare – preclinico, lieve e grave (demenza) – sotto il termine ombrello di VCID. Inoltre, introducono l’uso di biomarcatori di neuroimaging e liquorali, non come elementi diagnostici centrali, ma come strumenti per identificare eziologie alternative o concomitanti, come l’Alzheimer. La validazione dei criteri e la loro approvazione da parte della World Stroke Organization (WSO) rafforzano il potenziale impatto clinico di questo aggiornamento, che mira a fornire uno standard internazionale condiviso utile sia nella pratica clinica che nella ricerca.

Secondo le conclusioni degli autori, i criteri VasCog-2-WSO rappresentano un passo avanti verso una diagnosi più chiara e standardizzata del VCID. La loro adozione potrà migliorare l’uniformità nella valutazione del deterioramento cognitivo di origine vascolare e supportare una migliore stratificazione dei pazienti nelle future ricerche cliniche.

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico