
Citicolina e vie colinergiche: una sinergia promettente per il post-ictus
Le evidenze depongono a favore della supplementazione con questo precursore della colina per favorire la ripresa cognitiva e funzionale dopo l’evento
Recenti studi clinici e sperimentali confermano l’importanza delle vie colinergiche nel recupero post-ictus, sia per le funzioni cognitive sia per altri aspetti neurologici come il ritmo sonno-veglia e il movimento. Le vie colinergiche, che includono strutture come il fornice, i nuclei basali e l’ippocampo, si dimostrano predittive del miglioramento cognitivo nei mesi successivi all’ictus. La severità delle lesioni in queste vie è associata a un maggiore rischio di deterioramento cognitivo, così come la disconnessione della sostanza bianca colinergica, che può essere valutata tramite “disconnettoma” e correlata a sintomi cognitivi a lungo termine.
Ulteriori evidenze scientifiche mostrano come i livelli plasmatici elevati di colina e betaina siano associati a un minore rischio di decadimento cognitivo post-ictus, mentre concentrazioni basse sono correlate a peggiori prestazioni cognitive.
La citicolina, precursore della colina, è una molecola ben tollerata che favorisce la sintesi dell’acetilcolina, agisce sulla neuroplasticità, riduce apoptosi e infiammazione, e stimola neurogenesi e angiogenesi. A questo proposito, è un punto di riferimento l’ICTUS trial1.
“Anche se questo studio non ha mostrato effetti significativi nella popolazione complessiva, una review ha evidenziato come in realtà anche nella fase acuta soggetti anziani non sottoposti alla trombolisi con una NIH bassa, quindi non un grosso danno da un punto di vista neurologico, avevano un beneficio nell’utilizzo della citicolina in fase acuta”, hanno sottolineato Mauro Magoni ed Enrico Premi, degli Spedali Civili di Brescia.
Uno strumento prezioso per dimostrare oggettivamente l’effetto della citicolina sulle vie colinergiche è la stimolazione magnetica transcranica (TMS). Nello studio di Premi e colleghi2, 30 pazienti post-ictus sono stati valutati con TMS, applicando il protocollo SAI (Short-latency Afferent Inhibition), specifico per misurare l’attività delle vie colinergiche. I risultati hanno mostrato un miglioramento significativo della trasmissione colinergica nel gruppo trattato con citicolina rispetto al gruppo di controllo, suggerendo un’azione neurofisiologica positiva e misurabile.
Enrico Premi, degli Spedali Civili di Brescia, ha spiegato:
da sottolineare che la citicolina agisce a livello delle vie colinergiche che, da un punto di vista strutturale, sono sostanza grigia e sostanza bianca: questo è importante dal punto di vista del recupero cognitivo”.
In sintesi, le vie colinergiche svolgono un ruolo chiave nel recupero cognitivo post-ictus e la citicolina, tramite meccanismi sia strutturali sia funzionali, rappresenta un’opzione promettente per potenziare tale recupero, con evidenza oggettiva fornita da tecniche come la TMS.
Bibliografia
Davalos A et al. Citicoline in the treatment of acute ischaemic stroke: an international, randomised, multicentre, placebo-controlled study (ICTUS trial) Lancet 2012 Jul 28;380(9839):349-57
Premi E et al. Citicoline Treatment in Acute Ischemic Stroke: a Randomized, Single-Blind TMS Study. Front Neurol. 2022 Jul 13:13:915362. doi: 10.3389/fneur.2022.9153