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SM, nasce il primo osservatorio su onde d’urto radiali e attività fisica adattata

Con due studi pilota dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino in collaborazione con l’Università di Torino nasce a Torino il primo osservatorio su due percorsi terapeutici integrativi per migliorare la qualità di vita delle persone con sclerosi multipla (SM): le onde d’urto radiali (ODU) e l’attività fisica adattata (AFA).

Gli studi, in corso di pubblicazione, hanno valutato l’impatto dei due iter su un campione complessivo di circa 70 pazienti. I primi dati vengono presentati il 23 settembre nell’Aula Magna “A.M. Dogliotti” dell’Ospedale Molinette di Torino.

Le onde d’urto per la riduzione della spasticità focale

Lo studio “valutazione dell’efficacia delle Onde d’urto radiali nella riduzione della spasticità focale in pazienti affetti da Sclerosi Multipla” ha coinvolto 30 persone con SM e spasticità, trattate con un ciclo di 4 applicazioni di ODU, una volta alla settimana e seguite per i 6 mesi successivi con scale validate della spasticità e della capacità di movimento. È stata dimostrata una riduzione dell’ipertono (ovvero contrazione continua, parziale e involontaria dei muscoli, anche a riposo) in tutti i tempi e fino a 6 mesi. È stato osservato inoltre un effetto positivo sia sulla velocità nel percorrere brevi tratti di cammino (test degli 8 metri) sia nel test di equilibrio e movimento detto TUG (tempo necessario per alzarsi, camminare 3 metri e risedersi) con un picco dopo 1 mese dal ciclo di ODU, ma effetti ancora obiettivabili a 3 mesi. Un ulteriore studio potrebbe pertanto andare a valutare se l’effetto del ciclo di ODU (realizzato come nel presente studio) può essere mantenuto con una seduta ogni 2 mesi.

L’esercizio fisico su prescrizione medica

Lo studio sull’AFA denominato “Fattibilità ed effetti di un programma di Esercizio Fisico Adattato” ha previsto sessioni di valutazione pre- e post-percorso con esame obiettivo, test funzionali e questionari validati. L’esercizio fisico si è basato sulla prescrizione medica (principio FITT – frequenza, intensità, tempo, tipologia) ed è stato articolato in sessioni di allenamento intervallato ad alta intensità (HIIT) e/o di allenamento multicomponente. I dati hanno confermato l’efficacia del programma (ad es. incremento della capacità aerobica e della forza, miglioramento di alcuni parametri della deambulazione ecc.) ed evidenziato l’importanza di promuovere strategie per incrementare la pratica di attività fisica e l’adozione di stili di vita attivi nelle persone con SM, suggerendo un approccio interdisciplinare e proposte individualizzate.

I due studi sono frutto sono frutto dell’impegno di Fabio Guglierminotti, in arte Fabio Wolf, ex atleta, colpito da sclerosi multipla, fondatore, animatore e presidente dell’associazione 160CM che due anni fa, attraverso una raccolta fondi, ha donato il macchinario a onde d’urto radiali MP100 alle Molinette. L’associazione ha promosso anche una raccolta fondi a cui hanno aderito istituzioni e associazioni nazionali e locali. Spiega Fabio Wolf:

nel corso degli ultimi due anni abbiamo avviato numerosi servizi, oltre a onde d’urto radiali e AFA, anche supporto psicologico individuale e di gruppo, counseling, yoga, mindfulness, danza-movimento-terapia, supporto legale, rivolti sia alle persone con SM che ai caregiver.”

Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.