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Parkinson fumo

Il fumo di sigaretta dopo ictus ischemico raddoppia il rischio di morte

Secondo i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista “Stroke” da Mohammad Anadani e colleghi della Medical University of South Carolina, dopo un ictus ischemico acuto il fumo persistente aumenta il rischio di eventi cardiovascolari (CV) e di mortalità rispetto al non fumare mai.

Studi precedenti hanno messo in relazione il fumo di sigaretta al momento dell’ictus con un aumento del rischio di eventi CV maggiori; tuttavia, poco si sa sui rischi specifici del fumo persistente dopo l’ictus ischemico.

In questo caso, gli autori hanno condotto un’analisi post-hoc utilizzando i dati dello studio randomizzato e multicentrico denominato Small Subcortical Strokes, condotto in 82 centri nelle Americhe e in Spagna tra il 2003 e il 2012.

In questa analisi, lo stato di fumatore dal terzo mese dopo l’ictus ischemico è stato correlato con gli esiti CV e la mortalità per un follow-up medio di 38,8-42,7 mesi. Gli eventi CV avversi maggiori (MACE) sono stati definiti come mortalità per tutte le cause, ictus ischemico o emorragico e infarto miocardico.

Nell’analisi finale sono stati considerati 2874 pazienti. Nella coorte complessiva, 570 pazienti (20%) erano fumatori al momento dell’arruolamento, di cui 408 (71,5%) hanno continuato a fumare e 162 (28,4%) hanno smesso di fumare entro tre mesi. Gli eventi cardiovascolari avversi maggiori si sono verificati nel 18,4%, 12,4%, 16,2% e 14,4%, rispettivamente, nei fumatori persistenti, nei fumatori che hanno smesso, nei fumatori precedenti e nei non fumatori. In un modello aggiustato per età, sesso, razza, etnia, istruzione, stato occupazionale, storia di ipertensione, diabete, iperlipidemia, infarto miocardico e braccio di randomizzazione per la pressione arteriosa intensiva, il rischio di eventi cardiovascolari avversi maggiori e di morte è risultato più elevato nei fumatori persistenti rispetto ai non fumatori (HR per eventi cardiovascolari avversi maggiori: 1,56 [IC al 95%: 1,16-2,09]; HR per la morte: 2,0 [IC al 95%: 2,18-3,12]).

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico