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Ictus secondario

Ictus ricorrente, mortalità ed emorragia intracerebrale nei pazienti con AF

Il rischio di ictus ischemico ricorrente, emorragia intracranica e mortalità nelle persone con fibrillazione atriale rilevata dopo un ictus (AFDAS) rispetto alle persone con fibrillazione atriale nota (KAF) non è ancora del tutto chiaro. Sul tema è intervenuto ora un nuovo articolo apparso sulla rivista “Neurology” e firmato da Michele Romoli, del Dipartimento di Neuroscienze dell’AUSL Romagna a Cesena e colleghi di una collaborazione nazionale. Gli autori hanno condotto una revisione sistematica della letteratura per fornire stime aggiornate del rischio di ictus ricorrente, emorragia intracerebrale e mortalità nell’AFDAS rispetto al KAF.

Sono stati inclusi 17 studi (N= 113.365; NKAF= 80.339; NAFDAS= 33.026; donne in KAF, 49,0%; donne in AFDAS, 45,1%), otto dei quali avevano un basso rischio di bias. La recidiva di ictus ischemico era significativamente più bassa nel gruppo AFDAS rispetto al gruppo KAF (RR= 0,79, IC al 95%: 0,66-0,95).

L’analisi statistica, inoltre, non ha rivelato alcuna interazione tra anticoagulazione, punteggio CHA2DS2-VASc o sesso sulla differenza di rischio di ictus ischemico ricorrente tra i gruppi. La mortalità è risultata inferiore nel gruppo AFDAS rispetto al gruppo KAF (RR: 0,84; IC al 95%: 0,74-0,95). I tassi di emorragia intracerebrale (RR: 0,97; IC al 95%: 0,68-1,39) e di recidiva di ictus di qualsiasi natura (RR: 0,99; IC al 95%: 0,75-1,30) erano simili tra i due gruppi.

Secondo le conclusioni degli autori, l’AFDAS può comportare un rischio inferiore di recidiva di ictus ischemico e di mortalità rispetto al KAF, con un rischio simile di emorragia intracerebrale.

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico