La prima campagna per conoscere l’epilessia dedicata alle scuole
Al via una piattaforma digitale per alunni e insegnanti
Il gioco come veicolo di sensibilizzazione e informazione sul mondo dell’epilessia. È questa l’idea portante della campagna educativa digitale “A scuola di epilessia, quando la malattia ci chiede di sapere”, fortemente voluta dalla Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE).
Su una piattaforma digitale interattiva dedicata, non solo gli scolari e gli alunni, ma anche i loro insegnanti potranno trovare giochi educativi, tool interattivi, interviste animate e video che introducono, con un linguaggio semplice e coinvolgente, tutti i diversi aspetti del disturbo: dalla diagnosi al trattamento, dai fattori scatenanti alle manifestazioni. Grande attenzione è posta al “saper fare”, cioè ai comportamenti che possono essere attuati quando un proprio compagno o un proprio alunno hanno una crisi. Il progetto colma una lacuna di conoscenza evidente, considerato che da una recente indagine è emerso come il 60% degli insegnanti non conosca le regole da seguire per prestare assistenza a un soggetto epilettico.
“La qualità di vita di chi soffre di epilessia dipende molto anche dagli altri e da quanto sanno di questa sindrome neurologica: al disagio personale spesso si aggiungono i pregiudizi e le paure degli altri”, ha commentato Oriano Mecarelli, presidente LICE. Le maggiori difficoltà di inserimento scolastico, infatti, non derivano da un ritardo mentale del bambino che soffre di epilessia, ma dall’atteggiamento negativo dei compagni che, non conoscendo la patologia, assumono nei suoi confronti comportamenti di scherno e allontanamento, aggiungendo disagio al disagio. Ecco perché conoscere l’epilessia è il passo fondamentale per abbattere barriere e sconfiggere inutili paure. Noi di LICE siamo orgogliosi di questo progetto e ci auguriamo che i docenti iscritti alla piattaforma siano numerosissimi. A loro disposizione, sulla piattaforma, risorse e materiali scaricabili che si riveleranno fondamentali per poter guidare adeguatamente la classe”.