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Appello della SIN: più attenzione alle malattie neurologiche nelle donne

La Società Italiana di Neurologia (SIN), in occasione della Giornata nazionale della salute della donna 2025, invita le donne a una maggiore consapevolezza e informazione sulle malattie neurologiche.

Le donne, ricorda la SIN,  sono più suscettibili a diverse patologie neurologiche, e le differenze biologiche, ormonali e sociali giocano un ruolo significativo in questa disparità. Alessandra Nicoletti, ordinario di Neurologia presso l’Università di Catania, sottolinea:

le evidenze scientifiche dimostrano come numerose patologie del sistema nervoso colpiscano con maggiore frequenza e gravità le donne. È il caso dell’emicrania, che si manifesta con maggiore frequenza e in forma più debilitante nel sesso femminile, con attacchi più lunghi e intensi, anche a causa dell’influenza degli ormoni sessuali nelle diverse fasi della vita, dal menarca alla menopausa.”

“Anche patologie più complesse come, ad esempio, la Sclerosi Multipla e la Malattia di Alzheimer, presentano un’incidenza più elevata nella popolazione femminile. E ancora, molte malattie autoimmuni e disturbi dell’umore trovano nelle donne un terreno di vulnerabilità maggiore – continua la professoressa Nicoletti -. In particolare, la Malattia di Alzheimer – la più comune forma di demenza nella popolazione anziana dei Paesi occidentali – colpisce le donne con una prevalenza doppia rispetto agli uomini. Una differenza non spiegabile solo con la maggiore aspettativa di vita femminile, ma anche per fattori ormonali ancora oggetto di studio. La Sclerosi Multipla, poi, colpisce le donne circa tre volte più degli uomini, con esordio spesso in età fertile, andando a compromettere la qualità di vita personale, familiare e lavorativa.”

Il peso dello stress e dei carichi di lavoro

Maria Teresa Pellecchia, associato di Neurologia presso l’Università degli Studi di Salerno aggiunge:

accanto ai dati clinici, emerge un altro elemento cruciale: il peso dello stress cronico sulla salute neurologica. Situazioni di disagio domestico, carichi emotivi non condivisi, e soprattutto episodi di violenza – ancora troppo frequenti – sembrano determinare un danno strutturale del cervello, causa di diversi disturbi neurologici e psichiatrici. La conoscenza di queste specificità può aiutarci a garantire alle donne un approccio gender-oriented che tuteli maggiormente il loro benessere e la loro salute neurologica”.

“Serve un cambio di paradigma – aggiunge la professoressa Pellecchia – che ponga la salute neurologica delle donne come priorità, non come emergenza da affrontare a posteriori. La SIN da anni promuove la Neurologia di genere come un’area prioritaria, anche attraverso l’istituzione di un apposito Gruppo di Studio che ha l’obiettivo di individuare e studiare i fattori biologici, ambientali e sociali che agiscono in modo differenziale nel genere maschile e in quello femminile, al fine di sviluppare strategie sempre più efficaci per la diagnosi, prevenzione e cura delle diverse patologie neurologiche”.

Redazione

articolo a cura della redazione