
55° Congresso SIN: traguardi e nuove sfide in Neurologia
Si apre a Padova il 24 ottobre il Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurologia, sempre più protagonista dei progressi della ricerca e della clinica in ambito neurologico.
Mai come in questi ultimi anni la Neurologia italiana ha vissuto un’inaspettata crescita nella ricerca e nella clinica con l’esplosione di trattamenti biologici e genetici che hanno rivoluzionato la gestione di patologie fino a poco tempo fa considerate orfane e intrattabili. A testimoniare il progresso in atto anche gli oltre 1.500 contributi scientifici che sono stati presentati nell’edizione dello scorso anno del Congresso della Società Italiana di Neurologia (SIN) in tutti i campi della Neurologia, dalla sclerosi multipla, alla neuromielite ottica, alla miastenia gravis, all’atrofia muscolare spinale, alla cefalea, ai disturbi del sonno, all’epilessia ecc.
Cresce l’attenzione anche per le patologie cerebrovascolari che, grazie alla diffusione dei trattamenti trombolitici e all’espansione delle reti Stroke, hanno visto ridurre la disabilità, con una diminuzione del numero di eventi letali e una più adeguata gestione dei fattori di rischio.
Al centro dell’interesse della moderna neurologia si pone il tema della salute del cervello, promosso da SIN di concerto con le varie Associazioni aderenti, le Associazioni dei pazienti e dei loro familiari, numerose altre Società Scientifiche mediche e delle professioni sanitarie, unitamente alla FNOMCEO, all’Ordine degli Psicologi e all’Ordine dei Farmacisti.
Il piano strategico One Brain, One Heath mira a fare dell’Italia uno dei Paesi all’avanguardia nel contrasto alle malattie neurologiche con la creazione di un Tavolo per la Salute del Cervello e iniziative che riducano il peso globale delle malattie neurologiche anche attraverso un’attiva politica di prevenzione e una maggiore conoscenza dei fattori di rischio.
One brain, One health
Nel nostro Paese soffrono di disturbi del sonno 12 milioni di persone e oltre 7 milioni di emicrania, più di 1 milione sono colpite da demenza, di cui 720mila da malattia di Alzheimer a cui ogni anno si aggiungono 400mila nuovi casi di malattia di Parkinson e 180mila di ictus da cui quasi un quarto riporta conseguenze invalidanti permanenti.
Cosicché più del 50% degli italiani è afflitto da patologie neurologiche che rappresentano la principale causa di disabilità e la seconda di mortalità con un trend che, con l’invecchiamento della popolazione, è destinato inesorabilmente a crescere.
In occasione della Settimana Mondiale del Cervello dello scorso anno (11-17 marzo 2024), la SIN nella prestigiosa sede della Biblioteca della Camera dei Deputati aveva lanciato la Campagna “One Brain, One Health”: strategia italiana per la Salute del Cervello 2024-2031 per implementare nel nostro Paese il Piano Globale di Azione per le malattie neurologiche voluto dall’OMS allo scopo di ridurre l’impatto delle malattie neurologiche.
Il titolo One Brain, One Health dell’iniziativa esprime la necessità di ricomporre le diverse malattie del cervello, neurologiche e mentali in base al riconoscimento di un’unica salute, dove tutti i suoi aspetti sono strettamente interconnessi. Il messaggio è che più importante dell’essere senza malattia è riuscire a mantenere il cervello in salute malgrado la malattia, un concetto basato sulle relazioni e le connessioni con gli altri.
Nel Manifesto Italiano One Brain, One Health, presentato per la prima volta in tale occasione è stata ribadita la necessità di rispondere efficacemente ai problemi di sanità pubblica causate dalla globalizzazione e dal cambiamento climatico in modo da favorire la salute del cervello in tutti i cittadini italiani di ogni genere ed età.
Attraverso la Strategia Italiana per la Salute del Cervello, la SIN ha voluto dare al nostro Paese la possibilità di essere tra i primi ad adottare soluzioni concrete per valorizzare, promuovere e proteggere il cervello durante l’intero arco della vita e in tutte le fasce della popolazione. È stata così prevista un’alleanza con tutti gli interlocutori nazionali su interventi da realizzare in ambito neurologico nella programmazione sanitaria, nella prevenzione, nella ricerca, nella diagnosi e cura, nella riabilitazione e nel sociale.
Ciò ai fini di azioni mirate a una maggiore consapevolezza e a nuovi approcci integrati di sanità pubblica e di informazione della popolazione in base al principio che un requisito irrinunciabile sia per migliorare l’efficacia degli interventi, sia per diminuire l’impatto delle patologie neurologiche è la collaborazione tra chi si occupa dei diversi ambiti della neurologia, della psichiatria, della neuropsichiatria, della psicologia, della neuroriabilitazione ecc.
Per la Salute del Cervello è importante avviare un proficuo confronto con le cosiddette “6 P”:
- Pazienti (associazioni pazienti e familiari)
- Professionisti sanitari
- Providers (servizi sociosanitari pubblici e privati)
- Partners (società scientifiche, Università, IRCCS)
- Politici (decisori e finanziatori delle politiche pubbliche e istituzioni)
- Popolazione generale.
Non si può curare il cervello, ma le persone con patologie neurologiche nel contesto in cui vivono, in interazione con l’ambiente e con un approccio globale secondo i punti di prevenzione e ricerca fissati dall’OMS da qui al 2031, promuovendo tavoli di dialogo a 360 gradi con il supporto di tutti gli specialisti, le istituzioni e le associazioni che se ne occupano.
I panel tematici scelti sono prevenzione, diagnosi, ricerca e cura delle patologie del cervello; un’alleanza tra i professionisti sanitari per la salute del cervello in un’ottica multidisciplinare; l’impatto sociale delle patologie del cervello con il giusto ruolo delle associazioni dei pazienti e del Terzo Settore, della famiglia e dei caregiver.
Salute del cervello non vuole dire solo assenza di malattia, ma anche avere stili di vita sani, fare attività fisica, avere un’alimentazione corretta, astenersi da alcol e fumo, evitare o controllare lo stress, prevenire problemi di salute, restare cognitivamente attivi, avere relazioni sociali.


