Farmaci antiepilettici ed eventi cardiovascolari negli anziani
Gli adulti anziani con epilessia hanno una maggiore probabilità di sviluppare eventi cardiovascolari (CVE) rispetto alle loro controparti senza epilessia? E in che misura ciò è dovuto all’uso di farmaci anticrisi induttori enzimatici (EIASM)? A questa domanda ha cercato di rispondere uno studio apparso su “JAMA Network” a prima firma di Jimmy Li, del Centre Hospitalier de l’Université de Sherbrooke, in Canada.
Si tratta di uno studio di coorte prospettico basato sui dati del Canadian Longitudinal Study on Aging (CLSA), uno studio nazionale in corso su più di 50mila soggetti adulti di età compresa tra 45 e 85 anni al basale, reclutati in Canada. L’obiettivo dell’analisi era quello di stimare il rischio di CVE di nuova insorgenza nell’arco di 6 anni in persone anziane con o senza epilessia, analizzando in che modo gli EIASM e i tradizionali fattori di rischio cardiovascolare mediano queste probabilità.
L’esito primario era rappresentato dai CVE di nuova insorgenza nell’arco di 6 anni. Gli esiti secondari erano ictus, TIA e infarto miocardico (IM) di nuova insorgenza. Inoltre, sono state condotte analisi di mediazione per l’uso intensivo di EIASM, l’uso non intensivo di EIASM, il punteggio Framingham, il punteggio Physical Activity Scale for the Elderly (PASE) e il rapporto vita/fianchi.
Nell’analisi finale sono stati inclusi in totale 27.230 individui (età media di 62,3 anni; per il 52,4% di sesso femminile), 431 dei quali con una storia di epilessia nella vita. Le CVE di nuova insorgenza erano più probabili nell’epilessia, con un odds ratio aggiustato di 2,20 (IC al 95%: 1,48-3,27).
La proporzione dell’effetto dell’epilessia sulle CVE di nuova insorgenza è stata mediata come segue da ciascuna delle seguenti variabili: uso intensivo di EIASM, 24,6% (IC al 95%: 6,5%-54,6%), uso non intensivo di EIASM 4,0% (IC al 95%: 0,8%-11,0%), punteggio Framingham, 1,4% (IC al 95%: da -1,6% a 4,5%), punteggio PASE, 3,3% (IC al 95%: 1,4%-6,8%) e rapporto vita/fianchi, 1,6% (IC al 95%: 0,4%-3,7%).
Secondo le conclusioni degli autori, i risultati di questo studio di coorte rivelano che l’epilessia è associata a eventi cardiovascolari di nuova insorgenza. Quasi un terzo di questa associazione può essere spiegato dagli EIASM. Questi risultati dovrebbero essere presi in considerazione quando si sceglie un farmaco antiepilettico per una persona a rischio di malattie cardiovascolari.