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sala-operatoria

Esiti neuropsichiatrici, neurocognitivi e funzionali dei pazienti sottoposti a ECMO

Secondo i risultati di uno studio pubblicato su “Neurology”, una percentuale significativa di pazienti sottoposti a ossigenazione extracorporea a membrana (ECMO) presenta sintomi neuropsichiatrici e compromissioni neurocognitive e funzionali.

Andrew Kalra del Johns Hopkins Hospital di Baltimore, negli Stati Uniti, e colleghi sono giunti a queste conclusioni grazie a una metanalisi di studi relativi all’ECMO e agli esiti neuropsichiatrici, neurocognitivi e funzionali, raccolti nei principali database di letteratura medico-scientifica. L’outcome primario era la prevalenza di sintomi neuropsichiatrici (dolore/disagio, ansia, depressione, disturbo da stress post-traumatico [PTSD] e disturbi del sonno) al follow-up a lungo termine (≥6 mesi). Gli esiti secondari erano la prevalenza di compromissione neurocognitiva (memoria, attenzione e ragionamento), la compromissione funzionale (attività quotidiane, attività fisica/mobilità e cura di sé) e gli esiti neurologici favorevoli (Cerebral Performance Category ≤2, scala Rankin modificata ≤3 o Glasgow Outcome Scale ≥4).

Sono stati inclusi 59 studi con 3.280 pazienti (età media 54 anni, 69% maschi). La coorte era composta per l’86% da pazienti con ECMO venoarteriosa (VA) (N= 2819) e per il 14% da pazienti con ECMO venovenosa (VV) (N= 461).

La prevalenza complessiva dei sintomi neuropsichiatrici è stata del 41% (IC al 95%: 33%-49%); più nello specifico, le percentuali erano le seguenti: dolore/disagio: 52% (IC al 95% 42%-63%), disturbi del sonno 37% (IC al 95% 0%-98%), ansia: 36% (IC al 95%: 27%-46%), depressione: 31% (IC al 95% 22%-40%) e PTSD: 18% (IC al 95% 9%-29%).

La prevalenza di compromissione neurocognitiva è stata del 38% (IC al 95%: 13%-65%). La prevalenza della compromissione funzionale era del 52% (IC al 95% 40%-64%), e più nello specifico: attività quotidiane: 54% (IC al 95%: 41%-66%), mobilità: 41% (IC al 95% 28%-54%) e cura di sé: 21% (IC al 95%: 13%-31%).

La prevalenza di sintomi neuropsichiatrici nei pazienti sottoposti a VV-ECMO era maggiore rispetto a quella dei pazienti sottoposti a VA-ECMO (55% [IC al 95%: 34%-75%] vs 32% [IC al 95%: 23%-41%], p = 0,01), anche se la prevalenza di compromissione neurocognitiva e funzionale non era diversa tra i gruppi. La prevalenza di esiti neurologici favorevoli non era diversa ai vari follow-up; 3 mesi: 23%(IC al 95% 12%-36%), 6 mesi: 25% (IC al 95% 16%-35%) e ≥1 anno: 28% (IC al 95% 21%-36%, p= 0,68).

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico