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Emicrania episodica, il ruolo di atogepant in pazienti non responder alle terapie convenzionali

Patologia dal forte impatto sulla qualità di vita, l’emicrania a livello globale si colloca al secondo posto nella classifica delle patologie neurologiche disabilitanti con importanti ricadute sia dal punto di vista clinico-sanitario che sociale ed economico. Ciononostante resta tuttora molto spesso una patologia misconosciuta e sottodiagnosticata.

Negli ultimi anni il ventaglio delle opzioni terapeutiche si è notevolmente ampliato, grazie all’introduzione di terapie preventive sempre più mirate.

Restano però ancora bisogni clinici insoddisfatti. Molti pazienti affetti da emicrania episodica (ovvero pazienti che presentano meno di 15 giorni di mal di testa al mese) non raggiungono un controllo ottimale della malattia nonostante uno o più trattamenti preventivi. In questo contesto si colloca lo studio di fase 3 ELEVATE, di recentissima pubblicazione su Lancet Neurology (Tassorelli C et al. Lancet Neurol 2024; 23(4): 382-92), che ha valutato l’efficacia e la sicurezza dell’anti-CGRP atogepant, molecola specificamente sviluppata come terapia di profilassi, in una classe di pazienti particolarmente complessa ovvero in soggetti che hanno fallito da due a quattro trattamenti preventivi.

In estrema sintesi, lo studio dimostra che i pazienti che hanno ricevuto atogepant 60 mg una volta al giorno per os hanno registrato una riduzione di 4,2 giorni del numero medio di giorni di emicrania al mese nell’arco del periodo di trattamento di 12 settimane rispetto al basale, comparata ad una riduzione di 1,9 giorni osservata nel braccio placebo (p <0,0001). Sul fronte della safety, i risultati ottenuti sono stati coerenti con il profilo di sicurezza già noto del farmaco.

Nell’intervista la Professoressa Cristina Tassorelli, Ordinario di Neurologia, all’Università degli Studi di Pavia, coautrice dello studio ELEVATE, oltre a dare un inquadramento epidemiologico e clinico dell’emicrania, spiega più nel dettaglio i risultati del trial e le implicazioni che potrebbero derivare dall’introduzione di atogepant in terapia, anche in termini di qualità di vita del paziente.

Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.