Nasce a Milano il Laboratorio italiano di analisi del movimento
Sarà a disposizione dei malati di Parkinson
Da oggi i malati di Parkinson del nostro Paese – 300.000 secondo stime conservative – hanno un punto di riferimento in più, grazie a un’iniziativa del Centro Parkinson e parkinsonismi dell’ASST Gaetano Pini-CTO di Milano e della Fondazione Grigioni per il morbo di Parkinson. Presso il centro ospedaliero milanese, è stato infatti inaugurato il nuovo Laboratorio di Analisi del movimento italiano, grazie alla collaborazione con l’Ospedale universitario di Wurzburg, in Germania. Nel centro è possibile studiare in modo specifico il cammino del paziente parkinsoniano, con valutazioni dinamiche, elettromiografiche ed elettroencefalografiche, grazie a simulazioni in ambienti di realtà virtuale immersiva, in grado di riprodurre situazioni della vita quotidiana considerate ad alto rischio per problemi motori come il freezing della marcia o le cadute.
“La prevenzione delle cadute è uno degli obiettivi principali della nostra attività di ricerca”, ha esordito Ioanis Isaias, professore ordinario di Neurologia presso l’Università di Wurzburg. “Si tratta infatti di un evento temibile che può portare a fratture, ospedalizzazione, ridotta autonomia e scarsa qualità della vita per il paziente e il suo caregiver. Stiamo quindi cercando di migliorare le strategie terapeutiche non farmacologiche, sperimentando nuovi dispositivi di stimolazione cerebrale profonda – la cosiddetta deep brain stimulation – di tipo adattativo che permettono una modulazione in base alle esigenze cliniche individuali del paziente e alle varie attività quotidiane; parallelamente, stiamo sviluppando anche nuovi metodi di programmazione computerizzata di questi neurostimolatori per un trattamento personalizzato”.
“Abbiamo sostenuto questo progetto proprio perché le ricerche svolte grazie al Laboratorio hanno ricadute positive sull’assistenza e la cura dei nostri pazienti affetti da malattia di Parkinson”, gli ha fatto eco Francesco Laurelli direttore generale dell’ASST Gaetano Pini-CTO. “Chi soffre di questa patologia fortemente invalidante ha bisogno infatti di cure sempre più innovative ed efficaci, visto anche l’invecchiamento della popolazione; siamo molto soddisfatti del respiro europeo di questa iniziativa che consente alla nostra azienda di collaborare con l’Ospedale Universitario di Wurzburg”.