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massa muscolare

Ictus, trattare la cachessia per diminuire la disabilità

Perdita di massa muscolare e calo di peso sono associati a disabilità dopo un ictus. Lo dimostrano i risultati di uno studio pubblicato sul Journal of Cachexia, Sarcopenia e Muscle.

Lo studio è stato condotto presso la Stroke Unit del Dipartimento di Neurologia,  Charité Campus Virchow Clinic di Berlino, in 150 pazienti con ictus ischemico da lieve a moderato, reclutati entro 48 ore dopo l’ictus. Le misure di base includevano il peso corporeo; composizione corporea mediante assorbimetria a doppio raggio; stato funzionale valutato con la National Institutes of Health Stroke Scale (NIHSS), la scala Rankin modificata e l’indice di Barthel; infine, la forza muscolare è stata valutata con i test di impugnatura e dei quadricipiti. Le misurazioni sono state ripetute a un anno di distanza.

Il 21% dei pazienti aveva sviluppato cachessia un anno dopo, il che significa che avevano perso almeno il 5% del loro peso corporeo. Ciò includeva la perdita del 19% del grasso corporeo e del 6,5% della massa muscolare. Questo deperimento corporeo si è verificato allo stesso modo nei pazienti con o senza paresi degli arti.

“I nostri risultati – spiega Nadja Scherbakov, autrice dello studio – mostrano che la quantità di muscolo scheletrico in tutto il corpo diminuisce dopo l’ictus. Questo apre la strada a opzioni di trattamento come integratori alimentari e allenamento fisico per prevenire la perdita muscolare dopo l’ictus. L’esercizio fisico è il modo più promettente per ritardare o prevenire la progressione della degenerazione muscolare e può essere un’opzione terapeutica. Il trattamento della cachessia include la supplementazione alimentare con proteine, vitamine e minerali e potrebbe anche prevenire la perdita muscolare dopo l’ictus. “

I pazienti con cachessia presentavano livelli significativamente più alti di infiammazione, misurati dalla proteina C-reattiva (CRP) nel sangue, rispetto a quelli senza cachessia. I pazienti con infiammazione sistemica presentavano un rischio cinque volte maggiore di deperimento muscolare, aumento dell’11% del rischio di perdita di peso, probabilità maggiore del 30% di riduzione dell’appetito e probabilità del 6% di scarsa forza di impugnatura.

“Questo suggerisce – conclude Scherbakov – che l’infiammazione sistemica può contribuire al deperimento tissutale e allo sviluppo della cachessia”.

Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.