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Acido retinoico, nuovo fattore prognostico dopo l’ictus

Nei pazienti con ictus ischemico acuto primario, i bassi livelli sierici di acido retinoico possono essere predittivi del rischio di morte per tutte le cause e di morte per malattie cardiovascolari a sei mesi, secondo i risultati di uno studio pubblicato su Neurology da Wen-Jun Tu e colleghi del Beijing Tiantan Hospital di Pechino, in Cina.

Nello studio sono stati arruolati 1.530 pazienti ricoverati per ictus ischemico acuto in tre diversi ospedali cinesi tra gennaio 2015 e dicembre 2016. I ricercatori hanno considerato come endpoint la mortalità per tutte le cause e la mortalità per cause cardiovascolari (cioè morte per malattia coronarica, insufficienza cardiaca congestizia o ictus letale) sei mesi dopo il ricovero in ospedale. Gli autori hanno valutato in particolare le correlazioni tra l’endpoint primario e il livello di acido retinoico nel siero, il punteggio della scala dell’ictus dei National Institutes of Health (NIH) e i fattori di rischio stabiliti predittivi della mortalità. Hanno valutato, inoltre, l’esito funzionale a sei mesi utilizzando la scala di Rankin modificata (mRS) per la disabilità neurologica.

Durante il periodo di follow-up, sono deceduti complessivamente 325 pazienti. La mortalità per tutte le cause e la mortalità correlata a eventi cardiovascolari sono state del 21,2% e del 13,1%, rispettivamente. I pazienti con livelli sierici più alti di acido retinoico erano più giovani, avevano un indice di massa corporea più basso, e avevano minore probabilità d’ipertensione, diabete o malattia coronarica. Infine, avevano un punteggio NIHSS alto e un volume dell’infarto inferiore.

L’analisi dei dati mostra che un incremento del rischio di morte e quello di morte per tutte le cause e per cause cardiovascolari erano associati a un basso livello di acido retinoico circolante, che perciò può essere considerato un fattore prognostico indipendente nella popolazione dei soggetti colpiti da ictus.

Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.