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covid ospedale

Encefalopatia da Covid associata ad esiti negativi a 90 giorni

Secondo i risultati di uno studio osservazionale pubblicato sulla rivista “Neurology” da Stephane Legriel dell’Università Paris-Saclay, in Francia, tra i pazienti gravemente malati di SARS-CoV-2, lo sviluppo di un’encefalopatia acuta, per quanto raro, è associato a esiti negativi a 90 giorni.

I dati raccolti in 31 unità di terapia intensiva di 6 paesi

Nello studio sono stati raccolti prospetticamente i dati di adulti con COVID-19 grave ed encefalopatia acuta per i pazienti che richiedevano la gestione di un’unità di terapia intensiva in 31 università o affiliate a università in sei Paesi (Francia, USA, Colombia, Spagna, Messico, Brasile) tra marzo e settembre del 2020. L’encefalopatia acuta è stata definita, come recentemente raccomandato, come delirio o delirio subsindromico, o come stato comatoso in caso di grave diminuzione del livello di coscienza.

Grazie a una regressione logistica multivariabile, sono stati identificati i fattori associati agli esiti a 90 giorni. Un punteggio Glasgow Outcome Scale-Extended (GOS-E) di 1-4 è stato considerato un esito negativo (indicante morte, stato vegetativo o grave disabilità).

Su 4060 pazienti ricoverati con COVID-19, 374 (9,2%) hanno manifestato un’encefalopatia acuta durante o prima del ricovero in terapia intensiva. Un totale di 199/345 (57,7%) pazienti ha avuto un esito sfavorevole al follow-up di 90 giorni, come valutato dal GOS-E (29 pazienti sono stati persi al follow-up).

I fattori associati a maggiori probabilità di esito negativo

All’analisi multivariabile, l’età >70 anni (odds ratio [OR]: 4,01; IC al 95%: 2,25-7,15), le comorbilità presunte fatali (OR: 3,98; IC al 95%: 1,68-9,44), il punteggio GOS-E <9 prima/al momento del ricovero in terapia intensiva (OR: 2,20; IC al 95%: 1,22-3,98), il supporto di vasopressori/inotropi durante la degenza in terapia intensiva (OR: 3,91; IC al 95%: 1,97-7,76), terapia sostitutiva renale durante la degenza in terapia intensiva (OR: 2,31; IC al 95%: 1,21-4,50) e complicazioni ischemiche o emorragiche del SNC come eziologia dell’encefalopatia acuta (OR: 3,22, IC al 95%: 1,41-7,82) sono risultati associati in modo indipendente a maggiori probabilità di esito negativo a 90 giorni. Lo stato epilettico, la sindrome da encefalopatia posteriore reversibile e la sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile sono risultati associati a minori probabilità di esito negativo a 90 giorni (OR 0,15: IC al 95%: 0,03-0,83).

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico