
Parkinson, tavolo di lavoro per nuovi percorsi di cura
L’iniziativa promossa dalla Confederazione Parkinson Italia punta alla definizione di Linee di indirizzo per creare PDTA su tutto il territorio italiano
Creare linee di indirizzo nazionali per la definizione di PDTA su tutto il territorio italiano e avviare un’indagine sui bisogni assistenziali delle persone con Parkinson in Italia.
Questi gli obiettivi di un tavolo di lavoro interdisciplinare che riunisce le associazioni di pazienti, l’Istituto Superiore di Sanità, la LIMPE (Società Italiana Parkinson e Disordini del Movimento), la Società Italiana di Neurologia (SIN), la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa, la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, la Società Italiana di Medicina Generale e oltre 30 professionisti sanitari coinvolti nel trattamento della patologia.
L’iniziativa è stata annunciata in occasione di un incontro in Senato tra rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni pazienti ed esperti scientifici, durante il quale è stato indicato come modello da seguire Il PDTA della Regione Veneto, costruito in co-progettazione con le persone con Parkinson. Tra i punti di forza di questo percorso, secondo gli esperti, c’è l’approccio interdisciplinare già dalle prime fasi di malattia, che prevede il forte coinvolgimento dei familiari e delle associazioni pazienti e che si accompagna all’integrazione delle cure sanitarie con quelle sociosanitarie.
Giangi Milesi, presidente della Confederazione Parkinson Italia, ha spiegato:
il Parkinson rappresenta a tutti gli effetti un’emergenza sanitaria: si tratta della patologia neurodegenerativa con i più alti tassi di crescita a livello mondiale e con una forte complessità di diagnosi e di gestione. Definire percorsi omogenei, integrati di cura e di assistenza è ormai prioritario e siamo così soddisfatti di aver promosso questo tavolo di lavoro nazionale. L’obiettivo è di dar vita a delle Linee di indirizzo per l’adozione di PDTA su tutto il territorio nazionale e compiere così un significativo passo in avanti verso un’assistenza più integrata, efficace ed incentrata sulla persona, migliorando la qualità di vita di tutti coloro che convivono con il Parkinson”.