Trattamenti per l’emicrania acuta: triptani, alcaloidi dell’ergot e antiemetici i più efficaci
Secondo i risultati di uno studio pubblicato su “Neurology”, alcune classi di farmaci contro l’emicrania, tra cui triptani, alcaloidi dell’ergot e antiemetici, risultano essere i trattamenti più efficaci per l’emicrania acuta.
Chia-Chun Chiang della Mayo Clinic a Scottsdale, in Arizona, e colleghi hanno condotto un’analisi retrospettiva di 10,8 milioni di registrazioni di attacchi di emicrania estratti da un’applicazione e-diary per smartphone tra il 30 giugno 2014 e il 2 luglio 2020.
Sono stati considerati 25 farmaci per acuzie appartenenti a sette classi: paracetamolo, farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), triptani, analgesici combinati, alcaloidi dell’ergot, antiemetici e oppioidi; sono state combinate diverse dosi e formulazioni di ciascun farmaco. È stato poi utilizzato un modello di regressione logistica per analizzare l’odds ratio (OR) dell’efficacia del trattamento di ciascun farmaco, aggiustando i farmaci concomitanti e la covarianza all’interno dello stesso utente.
L’analisi finale ha incluso poco più di 4,7 milioni di coppie farmaco-risultato relativi a 3,1 milioni di attacchi di emicrania in 278.006 pazienti. Quelle dei triptani (OR medio 4,8), degli alcaloidi dell’ergot (OR medio 3,02) e degli antiemetici (OR medio 2,67) sono state le prime tre classi di farmaci con la maggiore efficacia, seguite dagli oppioidi (OR medio 2,49), dai FANS (diversi dall’ibuprofene, OR medio 1,94), dagli analgesici combinati (paracetamolo/acido acetilsalicilico/caffeina) (OR 1,69, IC al 95%: 1,67-1,71), altri (OR 1,49, IC al 95%: 1,47-1,50) e paracetamolo (OR 0,83, IC al 95%: 0,83-0,84), utilizzando l’ibuprofene come riferimento.
I singoli farmaci con gli OR più elevati sono stati eletriptan (OR 6,1, IC al 95%: 6,0-6,3), zolmitriptan (OR 5,7, IC al 95%: 5,6-5,8) e sumatriptan (OR 5,2, IC al 95%: 5,2-5,3).
Gli OR di paracetamolo, FANS, analgesici in associazione e oppioidi erano per lo più intorno o inferiori a 1, suggerendo un’efficacia simile o inferiore rispetto all’ibuprofene. Gli OR di 24 farmaci, tranne quello dell’acido acetilsalicilico, hanno raggiunto la significatività statistica con p< 0,0001.
In conclusione, questa analisi head to head mette in luce come per l’emicrania esistano differenti opzioni di trattamento e che per i pazienti non responsivi a una determinata terapia possano esserci alternative efficaci che il clinico può prendere in considerazione.