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gravidanza

Farmaci modificanti la malattia nella SM e gravidanza: uno studio italiano

I trattamenti ad alta efficacia sono associati a meno ricadute e non danno problemi di sicurezza

Attualmente, i farmaci modificanti la malattia (DMD) vengono utilizzati più spesso che in passato tra le donne con sclerosi multipla (SM) in età fertile, anche durante la gravidanza. Ciò è associato a una riduzione dei tassi di ricaduta annua (ARR) prima e dopo il parto, in assenza di complicazioni ostetriche in questa popolazione. Sono questi i risultati di uno studio retrospettivo e osservazionale pubblicato sulla rivista “Multiple Sclerosis and Related Disorders” da Simona Toscano e colleghi dell’Università di Catania.

Gli autori hanno raccolto retrospettivamente i dati clinici di pazienti donne con SM recidivante-remittente (SMRR), afferenti alla Clinica Neurologica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico G. Rodolico” di Catania, che hanno avuto una gravidanza tra il 2005-2020. In particolare, sono stati confrontati i dati relativi alla SM e alla gravidanza tra due periodi di tempo in base all’inizio della gravidanza (2005-2012; 2013-2020).

Dall’analisi dei dati è emerso che pazienti con SMRR hanno avuto 253 gravidanze nel periodo di osservazione. Le donne che hanno avuto una gravidanza nell’ultimo periodo (2013-2020), rispetto alle donne che hanno avuto una gravidanza nel primo periodo (2005-2012), erano più anziane (p< 0,01), più spesso trattate prima e durante la gravidanza con farmaci modificanti la malattia (DMD) ad alta efficacia (p< 0,001) e presentavano tassi di ricaduta annualizzati (ARR) più bassi prima (p= 0,01) e dopo la gravidanza (p< 0,001).

Come scrivono gli autori:

le terapie ad alta efficacia sono associate a una minore frequenza di ricadute nell’anno successivo alla gravidanza e il loro uso durante la gravidanza non è associato a maggiori problemi di sicurezza per le madri e la prole; inoltre gli indicatori di fertilità delle donne con sclerosi multipla non sembrano essere ridotti se confrontati con i dati registrati nella popolazione generale italiana”.

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico