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attività fisica anziani

Parkinson, l’attività fisica è associata a una diminuzione della mortalità

L’attività fisica può essere associata effettivamente a una diminuzione della mortalità per tutte le cause negli individui con malattia di Parkinson, come suggerito da alcune ricerche? A questa domanda hanno cercato di dare risposta Seo Yeon Yoon, della Korea University Guro Hospital a Seul, in Corea del Sud, e colleghi, che firmano un articolo apparso sulla rivista “JAMA Neurology”.

Gli autori hanno condotto uno studio di coorte basato sulla popolazione nazionale utilizzando i dati di soggetti che si sono sottoposti a controlli sanitari entro due anni prima e dopo la diagnosi di Parkinson, con l’esclusione di persone con meno di 40 anni di età, per i quali erano disponibili anche dati sui livelli di attività fisica auto-riferiti.

Sono stati arruolati complessivamente 10.987 soggetti; durante il periodo di follow-up di 8 anni, si sono registrati 1823 decessi (17%). Il tasso di mortalità era più basso tra gli individui che erano fisicamente attivi rispetto a quelli inattivi per tutti i livelli d’intensità dell’attività fisica (vigorosa: hazard ratio [HR]: 0,80; moderata: HR: 0,66; leggera: HR: 0,81). È emersa anche una significativa associazione dose-risposta inversa tra la quantità totale di attività fisica e mortalità (vigorosa, HR: 0,80; moderata, HT: 0,66; leggera, HR: 0,81; p< 0,001).

A contare è anche il mantenimento dell’attività fisica: i soggetti con diagnosi di Parkinson che erano fisicamente attivi sia prima sia dopo la diagnosi di PD hanno avuto la maggiore riduzione del tasso di mortalità, in tutti i gruppi d’intensità dell’attività (vigorosa, HR: 0,66; moderata, HR: 0,49; leggera, HR: 0,76). Gli individui che hanno iniziato a fare attività fisica dopo aver ricevuto la diagnosi di Parkinson hanno avuto un tasso di mortalità più basso di quelli che sono rimasti fisicamente inattivi (vigorosa, HR: 0,82; moderata, HR: 0,69; leggera, HR: 0,86).

Secondo le conclusioni degli autori, dall’analisi emerge quindi un’associazione dose-risposta tra attività fisica e mortalità per tutte le cause nei soggetti con Parkinson, che tuttavia potrebbe essere anche frutto di una causalità inversa.

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico