Influenza e malattia di Parkinson: trovata una correlazione
L’influenza è associata a un aumento del rischio di malattia di Parkinson (PD) più di 10 anni dopo l’infezione, secondo i risultati dello studio pubblicato su “JAMA Neurology” da Noelle Cocoros, dell’Harvard Medical School di Boston, nel Massachusetts e colleghi.
Gli autori hanno analizzato i dati del Registro nazionale danese dei soggetti affetti da Parkinson, identificando un totale di 10.271 pazienti (38,7% donne; età media, 71,4 anni). I pazienti con Parkinson sono stati abbinati per età e sesso a 51.355 controlli senza Parkinson. Usando metodi di regressione logistica, Cocoros e colleghi hanno poi verificato il rischio di malattia associato all’infezione da influenza a 10 anni, tra 10 e 15 anni e a più di 15 anni.
L’influenza diagnosticata in qualsiasi momento durante un anno solare è risultata associata a Parkinson più di 10 anni dopo (odds ratio [OR], 1.73; IC al 95%: 1,11-2,71), dopo aver aggiustato i dati per la malattia cardiovascolare, diabete, BPCO, enfisema, cancro ai polmoni, malattia di Crohn, e colite ulcerosa. Il rischio era più alto per un intervallo di tempo maggiore dall’infezione e per più di 15 anni l’OR aggiustato era pari a 1,91 (IC al 95%: 1,14-3,19; p =0,01). Quando l’esposizione all’influenza era limitata ai mesi di massima attività influenzale, il rischio a più di 10 anni era ancora elevato, ma con un intervallo di confidenza più ampio (OR: 1,52; IC al 95%: 0,80-2,89; p =0,21).
Non è emersa alcuna evidenza di un’associazione con qualsiasi tipo di infezione più di 10 anni prima del Parkinson (OR: 1,04). Per qualsiasi tipo di infezione, il risultato complessivo ha suggerito un aumento delle probabilità di Parkinson entro cinque anni dall’infezione (OR: 1,27), ma non quando l’esposizione è avvenuta più di 10 anni prima (OR: 1,04). I ricercatori concludono
Questi dati suggeriscono un legame tra influenza e malattia di Parkinson, ma non dimostrano la causalità.”