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L’esercizio fisico è utile anche nelle neuropatie periferiche idiopatiche

Evidente la differenza tra pazienti con alto e basso livello di attività

L’esercizio fisico è generalmente legato al miglioramento della sintomatologia nei pazienti con alcune neuropatie periferiche, ma i dati relativi alle forme idiopatiche erano finora limitati. Un nuovo studio pubblicato sul “Journal of the Peripheral Nervous System” da Sarah Stewart del Johns Hopkins University School of Medicine a Baltimora, negli Stati Uniti, e colleghi mostra ora che il beneficio vale anche per la neuropatia periferica idiopatica.

Gli autori hanno analizzato i dati trasversali conservati nel Peripheral Neuropathy Research Registry, che rappresenta una coorte di pazienti che hanno polineuropatie distali simmetriche trattati in più centri. Tutti i pazienti del database che soddisfacevano i criteri di inclusione (N=324) sono stati valutati con anamnesi, esame neurologico, studio di conduzione nervosa e test di laboratorio.

I pazienti sono stati stratificati dalla loro attività fisica (alta, bassa e intermedia) sulla base delle loro risposte a un questionario.

I pazienti con neuropatia dolorosa (n=239) e non dolorosa (n=85) differivano significativamente per età (60,6 ± 13,9 vs. 66,7 ± 12,5 anni, rispettivamente), sesso (58,6% vs. 77,7% uomini, rispettivamente), e pressione sanguigna diastolica (76,4 ± 10,0 vs. 73,3 ± 9,3, rispettivamente).

Rispetto ai pazienti che non facevano esercizio fisico, quelli con alto livello di attività avevano meno probabilità di avere una neuropatia dolorosa (odds ratio [OR]: 0,40) o di avere un dolore auto-riferito (OR: 0,39).

I pazienti con livelli intermedi di attività non hanno avuto una diminuzione dell’incidenza di neuropatia dolorosa rispetto ai non attivi (OR: 0,59). Infine, i pazienti con bassi livelli di attività hanno avuto una diminuzione dell’incidenza di neuropatia dolorosa rispetto ai pazienti inattivi (OR: 0,40).

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico