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PET

Ipertensione e cambiamenti neuroanatomici nella terza età

Analizzati i dati di 465 soggetti non affetti da demenza al basale

L’ipertensione o l’aumento della pressione sanguigna nella mezza età sono associati all’aumento del volume della sostanza bianca iperintensa e a minori volumi del cervello negli anziani di età compresa tra 69 e 71 anni: è quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista “Lancet Neurology” da un gruppo di ricerca guidato da Thomas D Parker dello University College di Londra. Non ci sono invece evidenze di un legame tra pressione sanguigna e cognizione o carico cerebrale di beta amiloide in questa fascia d’età.

Gli autori hanno analizzato i dati di Insight 46, un sottostudio del Medical Research Council National Survey of Health and Development, considerando soggetti di età compresa tra 69 e 71 anni, non affetti da demenza al basale, sottoposti a scansioni di risonanza magnetica volumetrica T1 e FLAIR, imaging con PET per la beta amiloide con florbetapir e valutazione cognitiva. I dati sono poi stati incrociati con i valori di pressione sanguigna raccolti all’età di 36, 43, 53, 60, 64 e 69 anni.

Gli outcome primari considerati nello studio erano il volume di iperintensità della sostanza bianca, la positività o negatività per la beta amiloide, il volume complessivo del cervello e quello dell’ippocampo e il punteggio cognitivo composito.

Nell’analisi, sono stati compresi 465 soggetti per il 51% di sesso maschile, di età media di 70,7 anni, per il 18% positivi per la beta amiloide. I risultati hanno mostrato che elevati valori di pressione arteriosa sistolica e diastolica all’età di 53 anni e i maggiori incrementi dall’età di questi parametri dai 43 ai 53 anni erano positivamente correlati con il volume di iperintensità della sostanza bianca all’età di 69-71 anni.

Un più elevato valore di pressione diastolica tra 36 e 43 anni, in particolare, è risultato collegato a un minor volume complessivo del cervello tra 69 e 71 anni, mentre un più elevato valore di pressione sistolica era associato a volumi più piccoli dell’ippocampo.

Non sono state riportate associazioni tra i cambiamenti della pressione sanguigna e lo stato di beta-amiloide o del punteggio cognitivo composito.

Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.