La sessualità nella SM: dal problema organico a quello di relazione
Un convegno a Napoli ha affrontato il problema
Nella popolazione di pazienti con sclerosi multipla – oltre 118mila nel nostro Paese – la diffusione dei disturbi sessuali è stimata tra il 60 e il 90%, secondo una stima dell’Associazione italiana sclerosi multipla (AISM). È questo un indice della portata dei problemi di relazione innescati da questa patologia, con un impatto determinante sulla qualità di vita.
Se ne è discusso lo scorso 6 dicembre presso l’Aula Magna “Gaetano Salvatore” del Policlinico Federico II, durante l’evento “Sclerosi multipla e sessualità” inserito tra i progetti di Educazione Continua in Medicina, realizzato con il contributo non condizionato di Teva Italia.
Nel corso del Convegno, articolato in due sessioni, è stata affrontata la tematica avvalendosi di professionisti e studiosi, spaziando dalla sessualità dal punto di vista organico, riflettendo successivamente sulle ripercussioni sul piano psicologico e della vita di coppia. Infine, si è discusso il delicato tema dell’assistenza sessuale alle persone con disabilità in Italia, attraverso la formazione e il counselling di personale esperto, con il fondatore del progetto “Love Giver” Maximiliano Uliviero e il regista teatrale Luigi Russo. Durante il Convegno è stato inoltre presentato un opuscolo sulla sessualità nella sclerosi multipla realizzato dal centro SM dell’AOU Federico II per informare meglio i pazienti su questo tema.
“Eventi come questo sono molto importanti, perché bisogna avere il coraggio di parlane. Il tema della sessualità ancora oggi è spesso un tabù”, ha spiegato Roberta Lanzillo, neurologa dell’Università Federico II di Napoli. “La presa in carico del paziente deve affrontare anche questo tema, in tutte le sue sfaccettature. Il team multidisciplinare è in grado di dare risposte anche su un tema così intimo e delicato come la sessualità”.