
I fattori che influiscono su recidiva e mortalità dopo un primo stato epilettico
Lo scopo di questo studio apparso su “Neurology” a firma di Quentin Calonge, dell’Université Sorbonne di Parigi, e colleghi era quello di descrivere i tassi di recidiva e di mortalità post-dimissione fino a 3 anni dopo uno stato epilettico (SE) iniziale e di identificare i fattori di rischio associati.
Si tratta di uno studio retrospettivo di coorte che ha coinvolto tutti i pazienti, neonati e adulti, sopravvissuti al primo ricovero ospedaliero con codice ICD-10 SE dal 1° gennaio 2011 al 31 dicembre 2016, utilizzando il Sistema Sanitario Nazionale Francese, con un follow-up di 3 anni. Gli esiti includevano la ricorrenza di SE, il decesso e la causa di morte riportata nei certificati di morte. Le misure includevano le caratteristiche dei pazienti, le comorbilità, le cause di SE, i ricoveri in terapia intensiva e la ventilazione meccanica al primo episodio di SE. Modelli Cox multivariabili hanno valutato le relazioni tra questi fattori e la ricorrenza o la mortalità.
Tra 37.930 pazienti (46,4% donne, età mediana 55 anni) il tasso di recidiva a 3 anni era del 16,7% (IC al 95%: 16,3-17,1) e il tasso di mortalità era del 25% (IC al 95%: 24,5-25,4). I fattori presenti alla prima SE associati alla recidiva a 3 anni erano l’età più giovane (hazard ratio [HR]: 2,21; IC al 95%: 1,90-2,58, per la fascia di età <1 rispetto a 10-19 anni), storia di epilessia antecedente la prima SE (HR: 1,73, IQR: 1,63–1,84), consumo di alcol (HR 1,37, IC al 95%: 1,27–1,48), cause remote e progressive, comorbilità e ventilazione meccanica prolungata (HR: 1,21, IC al 95%: 1,11–1,32).
Anche cause progressive e un numero maggiore di comorbilità erano associati alla mortalità, ma il sesso maschile (HR 1,24, IC al 95%: 1,19-1,30) e l’età avanzata correlavano in modo specifico con la mortalità e non con la recidiva. Le principali cause di morte a 3 anni erano tumori (32,1%), malattie cardiovascolari (20,2%) e malattie infettive o respiratorie (8,3%).