Trombolisi endovenosa e anticoagulanti orali diretti nell’ictus
La trombolisi endovenosa (IVT) non comporta un aumento delle complicanze emorragiche nei pazienti che hanno assunto anticoagulanti orali diretti (DOAC) entro 48 ore dall’ictus, rispetto a quelli che non assumono DOAC, secondo i risultati dello studio pubblicato sul “Journal of the American Heart Association” da Malik Ghannam, dell’Università dell’Iowa e colleghi.
Si tratta di una revisione sistematica e una metanalisi di recenti studi che hanno valutato l’IVT con l’uso recente di DOAC. Gli esiti includevano: emorragia intracranica sintomatica, qualsiasi emorragia intracranica, emorragia sistemica grave e indipendenza funzionale a 90 giorni (punteggio della scala Rankin modificata 0-2). Inoltre, i tassi sono stati confrontati tra i pazienti sottoposti a IVT con DOAC e non DOAC mediante una metanalisi a effetti casuali per calcolare gli odds ratio (OR) in pool per ciascun esito. Infine, è stata completata un’analisi di sensibilità per idarucizumab, National Institutes of Health Stroke Scale e tempi di somministrazione di DOAC.
Complessivamente, sono stati considerati 14 studi, relativi a 247.079 pazienti totali (3.610 trattati con DOAC e 243.469 non trattati con DOAC). I tassi di complicanze da IVT nel gruppo DOAC sono stati del 3% (IC al 95%: 3-4) per l’emorragia intracranica sintomatica; del 12% (IC al 95%: 7-19) per qualsiasi emorragia intracranica e dello 0,7% (IC al 95%: 0-1) per l’emorragia sistemica grave; l’indipendenza funzionale a 90 giorni è stata raggiunta nel 57% dei casi (IC al 95%: 43-70).
I tassi di emorragia intracranica sintomatica (3,4 vs. 3,5%; OR: 0,95; IC al 95%: 0,67-1,36), di qualsiasi emorragia intracranica (17,7 vs. 17,3%; OR: 1,23; IC al 95%: 0,61-2,48), di emorragia sistemica grave (0,7 vs. 0,6%; OR: 1,27; IC al 95%: 0,79-2,02) e di punteggio 0-2 sulla scala Rankin modificata a 90 giorni (46,4 vs. 56,8%; OR: 1,21; IC al 95%: 0,400-3,67) non differivano tra i gruppi DOAC e non DOAC.
Infine, non è stata rilevata alcuna differenza nel tasso di emorragia intracranica sintomatica in base alla somministrazione di idarucizumab.