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Un manuale per migliorare la comunicazione al paziente con ictus

“Le persone colpite da ictus e i loro familiari necessitano di una comunicazione corretta e attenta in tutte le fasi del percorso che comprende un trattamento appropriato sia nella fase acuta che in quella riabilitativa, nonché nella successiva fase di reinserimento sociale.”

Lo ha affermato il professor Rocco Bellantone, Commissario straordinario dell’Istituto Superiore di Sanità presentando il  “Manuale di valutazione della comunicazione del percorso assistenziale della persona con ictus” dell’Istituto Superiore di Sanità. Il manuale è stato realizzato da un gruppo di lavoro multiprofessionale composto da esperti che operano nelle Unità Neurovascolari e nelle altre strutture pubbliche e private che si occupano di ictus. Hanno partecipato al progetto A.L.I.Ce. italia Odv (associazione per la lotta all’ictus cerebrale) e altre associazioni dei pazienti.

Il manuale, destinato all’autovalutazione della comunicazione che le équipe sanitarie attuano nel percorso assistenziale della persona con ictus è suddiviso in 28 check-list relative a tematiche fondamentali della comunicazione e all’ambiente organizzativo in cui si realizza e riguarda tutte le fasi del processo, dall’arrivo nella struttura sanitaria fino alla reintegrazione nel tessuto sociale e, quando possibile, lavorativo. Ogni check-list è introdotta da uno scopo (i risultati della comunicazione) e presenta una serie di criteri specifici. Per ciascuno di questi, il professionista dovrà esprimere la propria valutazione (Sì/No). L’autovalutazione dovrebbe auspicabilmente essere effettuata in un lavoro d’équipe da tutto il personale che compone un’unità operativa e comprendere sia i singoli criteri che una dimensione complessiva.

Il professor Mauro Silvestrini, presidente dell’Italian Stroke Association ISA-IIA ha aggiunto:

“L’ictus è una patologia acuta che richiede un’assistenza tempestiva e appropriata, ma è altrettanto importante considerare l’impatto emotivo che questa condizione può avere su chi ne è stato colpito e sull’intero nucleo familiare. Questa modalità di comunicazione è fondamentale per il processo di guarigione e di recupero. Gli operatori sanitari devono essere in grado di rapportarsi in modo chiaro ed efficace con i propri assistiti, di ascoltarli attentamente e di rispondere alle loro domande e preoccupazioni. Alcuni possono anche manifestare difficoltà nell’esprimersi o nel comprendere il linguaggio parlato a causa dei deficit neurologici derivanti dall’ictus stesso. E’ dunque fondamentale che gli operatori sanitari sviluppino competenze specializzate nella comunicazione alternativa e aumentativa (conoscenze che migliorano la comunicazione con Persone con bisogni comunicativi complessi). Un altro aspetto cruciale è la comunicazione empatica e sensibile che consente agli operatori sanitari di comprendere e riconoscere le sfide e le emozioni che le persone con ictus e i loro familiari possono sperimentare durante il percorso di cura”.

Il manuale si può scaricare qui

Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.