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emorragia intracranica

Nuovi dati sull’uso di statine e rischio di emorragia intracranica

L’uso di statine è associato a un minor rischio di emorragia intracranica (ICH), in particolare con una maggiore durata del trattamento. È quanto emerso in uno studio pubblicato su “Neurology” da Nils Jensen Boe, dell’Università della Danimarca Meridionale e colleghi di una collaborazione internazionale. Dai dati raccolti è emerso inoltre che l’associazione trovata non variava in base alla localizzazione dell’ematoma.

Boe e colleghi hanno analizzato i registri nazionali danesi per la regione della Danimarca meridionale (1,2 milioni di abitanti), identificando tutti i primi casi di ICH tra il 2009 e il 2018 in persone di età superiore a 55 anni. I pazienti con diagnosi verificata in cartella clinica sono stati classificati come affetti da ICH lobare o non lobare e abbinati per età, sesso e anno solare ai controlli della popolazione generale.

È poi stato utilizzato un registro nazionale delle prescrizioni per accertare l’uso precedente di statine e altri farmaci, classificati per frequenza, durata e intensità. Grazie alla metodica statistica di regressione logistica condizionale aggiustata per i potenziali confondenti, sono stati calcolati gli odds ratio aggiustati (aOR) e i corrispondenti intervalli di confidenza al 95% (CI) per il rischio di ICH lobare e non lobare.

Sono stati identificati 989 pazienti con ICH lobare (52,2% donne, età media 76,3 anni) che sono stati abbinati a 39.500 controlli, e 1.175 pazienti con ICH non lobare (46,5% donne, età media 75,1 anni) abbinati a 46.755 controlli. L’uso corrente di statine è risultato associato a un rischio inferiore di ICH lobari (aOR 0,83; IC al 95%: 0,70-0,98) e non lobari (aOR 0,84; IC al 95%: 0,72-0,98).

Una maggiore durata dell’uso di statine era anche associata a un minor rischio di ICH lobari (<1 anno: aOR 0,89; IC al 95%: 0,69-1,14; da ≥1 anno a <5 anni aOR 0,89; IC al 95%: 0,73-1,09; ≥5 anni aOR 0,67; IC al 95%: 0. 51-0,87; 51-0,87; p per il trend: 0,040) e ICH non lobari (<1 anno: aOR1,00; IC al 95%: 0,80-1,25; ≥1 anno a <5 anni aOR 0,88; IC al 95%: 0,73-1,06; ≥5 anni aOR 0,62; IC al 95%: 0,48-0,80; p per il trend <0,001).

Le stime stratificate per intensità di statine erano simili alle stime principali per la terapia a bassa-media intensità (aOR lobare: 0,82; aOR non lobare: 0,84); l’associazione con la terapia ad alta intensità era neutra.

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico