Nei soggetti ipertesi la terapia con ARB potrebbe prevenire l’epilessia
In uno studio di coorte di pazienti con ipertensione, la terapia con bloccanti del recettore dell’angiotensina (ARB) è risultata associata a una significativa riduzione dell’incidenza di epilessia. Il risultato viene riferito da Corinna Doege dell’Ospedale centrale di Brema, in Germania, e colleghi sulle pagine di “JAMA Neurology”.
I dati clinici sono stati ottenuti dal database Disease Analyzer (IQVIA) ed erano relativi a pazienti di età pari o superiore a 18 anni (N= 1.553.875) con ipertensione e almeno una prescrizione di farmaci antipertensivi, trattati presso 1274 ambulatori generali sul territorio tedesco tra gennaio 2010 e dicembre 2020. Sono stati esclusi i pazienti a cui era stata diagnosticata l’epilessia prima o fino a tre mesi dopo la data indice.
Lo studio ha incluso un totale di 168.612 pazienti, di cui 42.153 per ognuna delle quattro classi di farmaci antipertensivi (beta-bloccanti, ARB, ACE-inibitori e calcio-antagonisti [CCB]) abbinati per propensity score. L’età media [SD] dei pazienti era di 62,3 [13,5] anni e 21.667 (51,4%) erano donne.
L’analisi statistica ha mostrato che l’incidenza di epilessia entro i cinque anni era più bassa tra i pazienti trattati con ARB (0,27% a 1 anno, 0,63% a 3 anni, 0,99% a 5 anni) e più alta tra i pazienti che ricevevano beta-bloccanti e CCB (0,38% sia per i beta-bloccanti che per i CCB a 1 anno; 0,91% per i beta-bloccanti e 0,93% per i CCB a 3 anni; beta-bloccanti, 1,47%; e CCB, 1,48% a 5 anni).
Inoltre, la terapia con bloccanti del recettore dell’angiotensina è stata associata a un’incidenza significativamente ridotta di epilessia (hazard ratio: 0,77; IC al 95%: 0,65-0,90) rispetto alle altre classi di farmaci considerate complessivamente.
Secondo gli autori, i risultati suggeriscono che i farmaci antipertensivi potrebbero essere utilizzati come un nuovo approccio per prevenire l’epilessia nei pazienti con ipertensione arteriosa.