
LICE 2021, l’indisponibilità di alcuni antiepilettici al centro del workshop inaugurale
L’irreperibilità di alcuni farmaci antiepilettici (AEDs) è una questione annosa, gravata da dinamiche normative complesse che causano difficoltà di distribuzione e di copertura sul territorio nazionale. Come evidenziato in diverse occasioni, il riflesso maggiore ricade sui pazienti e sui loro familiari. A sottolineare ancora una volta la centralità e l’urgenza di affrontare questo tema, in apertura del Congresso LICE 2021 è stato dedicato un workshop che ha visto la partecipazione di clinici, farmacologi, rappresentanti delle Associazioni di pazienti nonché dell’AIFA. L’intento era quello di creare un momento virtuoso di incontro e di discussione e di lanciare un appello affinché si analizzino le criticità per arrivare a proposte e soluzioni concrete.
Come sottolineato dal professor Oriano Mecarelli, past president della LICE:
L’indisponibilità di alcuni AEDs continua a essere un grosso disagio per molte persone con epilessia. Alla base di questo fenomeno ci sono dinamiche commerciali, regolatorie e spesso economiche, che talvolta compromettono la completa diffusione di tutti i farmaci necessari. Una situazione che pesa ovviamente soprattutto sui pazienti e sui loro familiari. La soluzione è che vengano utilizzati buon senso e intelligenza nel garantire la disponibilità dei farmaci, sia da parte delle aziende farmaceutiche sia da parte degli organismi istituzionali. Questo scenario porta notevoli criticità e un certo grado di disorientamento anche tra i medici curanti nell’identificarne le cause e le possibili soluzioni. In caso di necessità la non disponibilità di un principio attivo può rappresentare una difficoltà non trascurabile nella gestione della patologia, soprattutto nelle situazioni emergenziali”
“Con questo workshop- ha concluso Mecarelli – intendiamo approfondire queste tematiche, partendo dalle esperienze e dai problemi riscontrati negli ultimi anni e coinvolgendo tutti i soggetti protagonisti. Con l’obiettivo di informare sia la comunità dei pazienti che gli epilettologi e individuare, attraverso una riflessione comune, gli approcci migliori per accedere alla disponibilità delle cure nella cornice della normativa vigente in Italia”.