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sonno alzheimer

Disturbi respiratori del sonno e deposizione di amiloide

Analizzati i dati clinici di soggetti anziani che vivono in comunità

I disturbi respiratori del sonno sono associati a cambiamenti nel cervello, tra cui la deposizione di amiloide nelle regioni cerebrali tipicamente coinvolte nella malattia di Alzheimer, secondo uno studio pubblicato online il 23 marzo su “JAMA Neurology” da Claire André, dell’Université de Caen in Francia, e colleghi.

Gli autori analizzato i dati clinici di 127 adulti anziani che vivono in comunità (età media, 69,1 anni; 63 per cento donne) che hanno partecipano allo studio clinico randomizzato denominato Age-Well, che si è svolto tra il 2016 e il 2018. L’analisi ha incluso partecipanti sottoposti a valutazione neuropsicologica, polisonnografia, risonanza magnetica, tomografia a risonanza magnetica e tomografia a emissione di positroni con florbetapir e con fluorodeossiglucosio.
I risultati mostrano che, in media, i partecipanti con disturbi respiratori nel sonno avevano un maggiore carico di amiloide, nonché un maggiore volume della materia grigia, associato a una perfusione e a un metabolismo aumentati nella stessa area. La sovrapposizione si poteva verificare principalmente nelle regioni cerebrali della corteccia cingolata posteriore e del precuneo.

Non sono emerse infine correlazioni con difficoltà cognitive e problemi del sonno, né eccessivi sintomi di sonnolenza diurna.

“I cambiamenti cerebrali associati al disturbo includono la deposizione di amiloide nelle regioni cerebrali tipicamente coinvolte nella malattia di Alzheimer, il che potrebbe spiegare l’associazione con un incremento del rischio di sviluppare una sindrome clinica di Alzheimer in un’età relativamente precoce”, hanno spiegato gli autori nell’articolo.

Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.