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trombocitopenia

La trombocitopenia immune nella sclerosi multipla

Uno studio ha analizzato l’incidenza per diversi trattamenti farmacologici

L’incidenza di trombocitopenia immune (ITP) associata al trattamento con alemtuzumab nei pazienti con sclerosi multipla è bassa e la maggior parte dei casi di ITP può essere risolta con corticosteroidi, piastrine e/o immunoglobulina per via endovenosa. È quanto emerso dai risultati di uno studio pubblicato sul Multiple Sclerosis Journal da Adam Cuker dell’Università della Pennsylvania a Philadelphia e colleghi di altri istituti di ricerca.

I ricercatori hanno raggruppato i dati degli studi di fase 2 e 3 denominati CAMMS223, CARE-MS I e CARE-MS II, che hanno messo a confronto pazienti trattati con alemtuzumab con pazienti trattati con interferone beta alla dose di 44 μg tre volte alla settimana. Il trattamento con alemtuzumab è stato somministrato per via endovenosa (12 mg/die o 24 mg/die) per 5 giorni consecutivi al basale e 3 giorni consecutivi a 12 mesi. I pazienti che hanno completato gli studi di base sono poi stati arruolati nella fase di estensione.

In questa analisi, i ricercatori hanno valutato i dati mensili di monitoraggio della trombocitopenia immune, raccolti fino a 48 mesi dopo l’ultimo trattamento. Dall’analisi dei dati è emerso che circa il 2% (n =33) dei 1.485 pazienti trattati con alemtuzumab ha sviluppato ITP (2% nel braccio trattato con 12 mg e 3,3% nel braccio trattato con 24 mg). L’incidenza di ITP si è registrata in un periodo di follow-up mediano di 6,1 anni dopo la prima infusione di alemtuzumab. Il trattamento dell’ITP con corticosteroidi, piastrine e/o immunoglobulina per via endovenosa è risultato associato a una risposta sostenuta piuttosto elevata.

In conclusione, l’insorgenza di ITP non sembra influire negativamente sui risultati clinici dei pazienti con sclerosi multipla: il tasso annualizzato di recidive è risultato basso durante il periodo di 12 mesi prima e dopo l’insorgenza di ITP. Anche il punteggio medio sulla Expanded Disability Status Scale è risultato stabile un anno prima e un anno dopo l’insorgenza.

 

Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.