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Il Brain Care Score a 21 punti consente di prevedere il rischio di demenza e ictus

Il Brain Care Score (BCS) a 21 punti è stato elaborato attraverso un metodo Delphi modificato per promuovere cambiamenti comportamentali e l’adozione di stili di vita virtuosi volti a ridurre potenzialmente il rischio di demenza e stroke, ed è frutto del lavoro congiunto di clinici e pazienti.

Ora un articolo apparso di recente su “Frontiers in Neurology” riporta come il BCS sia effettivamente associato al rischio di demenza e ictus.

Sanjula D. Singh, del Massachusetts General Hospital di Boston, e colleghi hanno considerato i dati di 398.990 partecipanti alla U.K. Biobank di età compresa tra 40 e 69 anni. Sono stati registrati 5.354 casi di demenza e 7.259 casi di ictus durante un follow-up mediano di 12,5 anni.

Un BCS più alto di cinque punti al basale era associato a un rischio di demenza inferiore del 59% (IC al 95%: 40-72%) tra i partecipanti di età inferiore ai 50 anni. Tra i partecipanti di età compresa tra 50 e 59 anni, la percentuale era del 32% (IC al 95%: 20-42%) e dell’8% (IC al 95%: 2-14%) per quelli di età superiore a 59 anni. Un BCS più alto di cinque punti è stato associato a un rischio inferiore di ictus del 48% (IC al 95%: 39-56%) tra i partecipanti di età inferiore a 50 anni, del 52% (IC al 95%: 47-56%) tra quelli di età compresa tra 50 e 59 anni e del 33% (IC al 95%: 29-37%) tra quelli di età superiore a 59 anni.

Il BCS presenta dunque associazioni clinicamente rilevanti e statisticamente significative con il rischio di demenza e ictus in circa 0,4 milioni di persone nel Regno Unito. La ricerca futura prevede lo studio della fattibilità, dell’adattabilità e dell’implementazione del BCS in tutto il mondo.

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico