Skip to content
epilessia-eeg

Esiti nello stato epilettico refrattario e impatto della CIVAD iniziale

Rispetto ad altre eziologie di stato epilettico refrattario (RSE), l’RSE correlato all’epilessia è associato a tassi più bassi di modifiche e sostituzioni di farmaci anestetici somministrati in infusione venosa continua (CIVAD) e a una mortalità ridotta, secondo i risultati dello studio pubblicato su “JAMA Neurology” da Yu Kan Au, dell’Università del Connecticut ad Hartford, negli Stati Uniti, e colleghi.

Si tratta di una metanalisi di pubblicazioni raccolte nei principali database medico-scientifici, in particolare studi peer-reviewed condotti su cinque o più pazienti e almeno un paziente di età superiore a 12 anni con stato epilettico refrattario a una benzodiazepina e ad almeno un farmaco antiepilettico standard, trattati con midazolam, ketamina, propofol, pentobarbital o tiopentale in infusione continua.

Sono stati considerati 66 studi, per 1.637 pazienti complessivi. Sono state osservate differenze significative tra i gruppi CIVAD per quanto riguarda il fallimento a breve termine, l’ipotensione e la sostituzione di CIVAD durante il trattamento. L’RSE non correlato all’epilessia (vs. RSE correlato all’epilessia) è stato associato a un tasso più elevato di sostituzione del CIVAD (60 su 120 [50,0%] vs 11 su 43 [25,6%]; odds ratio [OR], 3,11; IC al 95%: 1,44-7,11; p= 0,006) e di mortalità (98 su 227 [43,2%] vs. 7 su 63 [11,1%]; OR, 17,0; IC al 95%: 4,71-109,35; p< 0,001).

La soppressione delle crisi era associata alla mortalità (OR, 7,72; IC al 95%: 1,77-39,23; p= 0,005), ma solo un piccolo sottogruppo era disponibile per l’analisi. La scelta del CIVAD e il tipo di EEG non erano predittori di mortalità.

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico