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Parkinson fatica

Un dispositivo nanotecnologico indossabile per ridurre il rischio di cadute

Grande come una sim-card, Equistasi consente di ridurre dell’87% il rischio di cadute

Un piccolo dispositivo indossabile può rendere la vita più facile a molti pazienti che soffrono di malattie neurodegenerative come il Parkinson, la sclerosi multipla o le atassie.

Si tratta di Equistasi, sviluppato dalla società Mycroclean Italia, che vanta una notevole esperienza nella ricerca sul recupero muscolare in assenza di gravità. Grande più o meno come una sim-card, il device non contiene farmaci, né elettrodi né microchip: grazie alla nanotecnologia, sfrutta il calore del corpo per produrre una leggera sollecitazione vibrazionale. Applicato sulla cute, consente di stimolare il sistema propriocettivo del paziente, stabilizzando la sua postura e migliorando il controllo motorio: si calcola che possa ridurre il rischio di cadute dell’87%.

Un dispositivo utile nelle gravi patologie neurologiche, ma anche per disturbi comuni come il mal di schiena

Milena Baroni, CEO di Mycroclean Italia, ha spiegato:

dopo 10 anni di studi e ricerca nel 2020 eravamo pronti a uscire sul mercato con il dispositivo, ma il blocco legato al Covid ci ha rallentati. Ora lo stiamo lanciando in Italia attraverso la nostra rete distributiva e le Academy, per allargarci immediatamente dopo all’Europa. Si tratta di un dispositivo unico e rivoluzionario sostenuto da una forte letteratura scientifica, rappresentata da 15 studi pubblicati, ma soprattutto dall’accoglienza molto positiva ricevuta da chi lo utilizza in terapia: medici, fisioterapisti, responsabili della  neuro-riabilitazione”.

Equistasi può infatti trovare applicazione non solo nelle gravi patologie neurologiche, ma anche per trattare disturbi molto comuni come il mal di schiena dovuto a una cattiva attitudine posturale, o per ridurre gli infortuni per chi pratica sport.

Giacomo Frassica, co-fondatore di Equistasi, ha commentato:

in realtà parliamo di un dispositivo indicato per chiunque soffra anche solo di mal di schiena causato da cattive posture o di “cervicale”; nello sport, in particolare, potenzia il controllo motorio e la stabilità posturale riducendo il rischio infortuni, mentre la minore dispersione energetica garantisce una migliore performance atletica”.

 

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico