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fibrillazione atriale

Fibrillazione atriale, l’ablazione trans-catetere riduce il rischio di demenza e mortalità

La fibrillazione atriale (FA) è risultata spesso associata a un rischio più elevato di demenza. Una nuova ricerca presentata sul “Journal of the American Geriatrics Society” da Stephanie L. Harrison, del Liverpool Heart and Chest Hospital, nel Regno Unito, e colleghi ha valutato l’influenza dell’ablazione trans-catetere sugli esiti di questa condizione in termini di demenza incidente e mortalità negli adulti anziani.

Sono stati considerati i dati ricavati da organizzazioni sanitarie degli Stati Uniti e riguardanti soggetti con 65 anni di età o più con una diagnosi di FA ricevuta almeno cinque anni prima della data di ricerca. Le valutazioni sono state condotte utilizzando modelli di rischio proporzionale di Cox su coorti abbinate per propensityscore: sono stati inclusi in ciascuna coorte con e senza ablazione con catetere 20.746 partecipanti (età media 68 anni; 59% maschi). Le coorti erano ben bilanciate per età, sesso, etnia, comorbilità e farmaci cardiovascolari ricevuti.

Dall’analisi dei dati è emerso che il rischio di demenza era significativamente più basso nella coorte con ablazione (hazard ratio [HR]: 0,52; IC al 95%: 0,45-0,61). La coorte con ablazione aveva anche un rischio inferiore di mortalità per tutte le cause (HR: 0,58, IC al 95%: 0,55-0,61). Queste associazioni sono rimaste nelle analisi di sottogruppo in soggetti di età compresa tra 65 e 79 anni, 80 anni o più di età, uomini, donne, partecipanti che hanno ricevuto anticoagulanti orali durante il follow-up, partecipanti con FA parossistica e non parossistica e partecipanti con e senza ipertensione, diabete mellito, ictus ischemico, malattia renale cronica e insufficienza cardiaca, compresa l’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata e l’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta. Secondo le conclusioni degli autori:

il minor rischio di demenza e mortalità associata all’ablazione trans-catetere potrebbe essere una considerazione importante nel determinare le strategie di controllo del ritmo appropriate per i pazienti con FA. Sono tuttavia necessari ulteriori studi che includano dati sul successo dell’ablazione.”

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico