Skip to content
morfometria

Epidemiologia della degenerazione lobare frontotemporale in 9 paesi europei

Quanto è comune la degenerazione lobare frontotemporale (FTLD) in Europa, nei due sessi e nelle diverse fasce di età? Se lo sono chiesto Giancarlo Logroscino, dell’Università Aldo Moro di Bari e colleghi. La risposta, illustrata ora sulle pagine di “JAMA Neurology”, è che le sindromi associate a questa condizione sono più comuni del previsto.

Il risultato emerge dallo studio di coorte retrospettivo, condotto dal 1° giugno 2018 al 31 maggio 2019, denominato FRONTIERS (Frontotemporal Dementia Incidence European Research Study). Gli autori hanno analizzato un registro basato sulla popolazione di 13 cliniche terziarie di ricerca sulla FTLD di Regno Unito, Paesi Bassi, Finlandia, Svezia, Spagna, Bulgaria, Serbia, Germania e Italia e includendo tutti i nuovi casi associati alla FTLD durante il periodo di studio, con un bacino di utenza combinato di 11.023.643 anni-persona.

Lo studio sulle sindromi associate alla degenerazione lobare frontotemporale

I pazienti inclusi soddisfacevano i criteri per la variante comportamentale della demenza frontotemporale (BVFTD), la variante non fluente o semantica dell’afasia progressiva primaria (PPA), la PPA non specificata, la paralisi sopranucleare progressiva, la sindrome corticobasale o la demenza frontotemporale con sclerosi laterale amiotrofica (FTD-ALS).

Sulla base di 267 casi identificati (età media: 66,70 anni; 156 maschi), il tasso d’incidenza annuale stimato per la FTLD in Europa è stato di 2,36 casi per 100.000 anni-persona (IC al 95%: 1,59-3,51 casi per 100.000 anni-persona). L’incidenza della FTLD è aumentata progressivamente in base all’età, raggiungendo il picco all’età di 71 anni, con 13,09 casi per 100.000 anni-persona (IC al 95%:  8,46-18,93 casi per 100.000 anni-persona) tra gli uomini e 7,88 casi per 100.000 anni-persona (IC al 95%: 5,39-11,60 casi per 100.000 anni-persona) tra le donne.

Complessivamente, l’incidenza era più alta tra gli uomini (2,84 casi per 100.000 anni-persona; IC al 95%: 1,88-4,27 casi per 100.000 anni-persona) che tra le donne (1,91 casi per 100.000 anni-persona; IC al 95%: 1,26-2,91 casi per 100.000 anni-persona). Il BVFTD è stato il fenotipo più comune (107 casi; 40,07%), seguito dalla PPA (76; 28,46%) e dai fenotipi extrapiramidali (69; 25,84%). La FTD-ALS era il fenotipo più raro (15 casi; 5,62%). Un totale di 95 pazienti con FTLD (35,58%) aveva una storia familiare di demenza. Il numero stimato di nuovi casi di FTLD all’anno in Europa è stato di 12.057.

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico