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fibrillazione atriale

L’emicrania con aura come fattore di rischio indipendente per FA

L’emicrania con aura (MwA) rappresenta un fattore di rischio indipendente per la fibrillazione atriale (FA), soprattutto nei pazienti di età inferiore ai 55 anni; inoltre, il cardioembolismo mediato dalla fibrillazione atriale può avere un ruolo nell’associazione emicrania-ictus in alcuni pazienti. È quanto hanno concluso Chia-Chun Chiang della Mayo Clinic di Rochester, negli Stati Uniti e colleghi, sulla base di un nuovo modello da loro elaborato che fornisce una previsione del rischio di FA parossistica o imminente in tracciati elettrocardiografici (ECG) con ritmo sinusale normale (NSR) ottenuti con ECG elettrocardiogramma abilitato all’intelligenza artificiale (AI-ECG).

Secondo quanto riferito sulle pagine della rivista “Headache”, gli autori hanno preso in considerazione pazienti adulti con una diagnosi di MwA di emicrania senza aura (MwoA) e almeno un ECG con ritmo sinusale normale negli ultimi 20 anni. Un totale di 40.002 pazienti (17.840 con MwA e 22.162 con MwoA) è stato incluso nell’analisi finale.
Dall’analisi, è emerso che l’output del modello di previsione della FA era significativamente più alto nel gruppo MwA rispetto al gruppo MwoA (media [SD]: 7,3% [15,0%] vs. 5,6% [12,4%]; differenza media [IC al 95%]: 1,7% [1,5%, 2,0%], p <0,001).

La differenza tra i gruppi MwA e MwoA è rimasta significativa dopo l’aggiustamento per le comorbilità vascolari nel gruppo complessivo e tra i soggetti di età compresa tra 18 e 35 anni e tra 35 e 55 anni, tra le donne di tutte le età, tra gli uomini di tutte le età, tra le donne di età compresa tra 35 e 55 anni e tra gli uomini di età compresa tra 18 e 35 anni.

 

Folco Claudi

Giornalista medico scientifico