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apnee notturne

Sclerosi multipla, efficace il questionario STOP-bang per le apnee notturne

Il questionario STOP-Bang può essere uno strumento efficace nello screening dei pazienti con sclerosi multipla per l’apnea ostruttiva del sonno (OSA) da moderata a grave, anche se il questionario potrebbe non distinguere l’OSA lieve. È quanto emerso da uno studio pubblicato sul “Multiple Sclerosis Journal” da Mini Singh, dell’Università del South Carolina a Charleston e colleghi.

Il questionario STOP-Bang è uno strumento a 8 item spesso utilizzato come strumento di screening per OSA, validato rispetto alla polisonnografia notturna: l’obiettivo di questo studio era quello di determinare se fosse valido anche nei pazienti con sclerosi multipla. Nell’analisi, sono stati inclusi 200 pazienti (età media, 48,8 anni; donne, 69%; bianchi, 85%) con questa patologia.

I risultati ottenuti indicano una diagnosi di OSA confermata dalla polisonnografia nel 78% dei pazienti (lieve, 39%; moderata, 21,5%; grave, 17,5%). Il lasso di tempo mediano tra lo screening STOP-Bang e la polisonnografia notturna è stato di 0 giorni per i pazienti dello studio e di 55,5 giorni per i pazienti clinici.

I punteggi STOP-Bang osservati (tra 0 e 8), variavano da 0 a 7 tra i partecipanti allo studio, con circa il 70% degli individui che riportava un punteggio di 3 o superiore e il 26% dei partecipanti che riportava un punteggio di 5 o superiore.

Per un punteggio soglia STOP-Bang di 3 o superiore, i livelli di indice di apnea-ipopnea di 5 o superiore, 15 o superiore e 30 o superiore sono stati collegati a specificità del 57%, 43% e 36%, rispettivamente. La stessa soglia aveva una sensibilità dell’87% nel rilevare OSA moderata e del 91% per rilevare OSA grave; tuttavia, la sensibilità per rilevare OSA più lieve era del 76%. Il valore predittivo negativo per identificare le persone senza forme più lievi di OSA era del 40%.

Gli autori dello studio hanno sottolineato che:

la sensibilità di questo strumento per rilevare i pazienti con forme più lievi di OSA è meno robusta, e il valore negativo-predittivo dello STOP-Bang per classificare correttamente le persone senza OSA lieve è scarso”.

Alessandro Visca

Giornalista specializzato in editoria medico­­­­-scientifica, editor, formatore.