Livelli di colesterolo HDL bassi ma variabili e rischio di Parkinson
Trovata una correlazione in uno studio di coorte coreano
Gli anziani con livelli di colesterolo HDL (HDL-C) bassi ma variabili nel tempo possono essere a più alto rischio di malattia di Parkinson, secondo i risultati dello studio pubblicato su “Neurology” da Joo-Hyun Park del Korea University College of Medicine ad Ansan, in Corea del Sud e colleghi. Si tratta di uno studio di coorte basato sulla popolazione, che ha utilizzato i dati di un database del sistema di assicurazione sanitaria nazionale coreano (NHIS) e del registro delle malattie rare intrattabili. In totale, sono stati inclusi 382.391 soggetti di 65 anni o più, per il 62% di sesso maschile, che si sono sottoposti a tre o più esami sanitari condotti dal NHIS dal 2008 al 2013. Tutti i partecipanti sono stati seguiti fino al 2017.
Al basale, l’HDL-C medio dei partecipanti nella coorte complessiva dello studio era 53,1 (deviazione standard, ±13,0) mg/dL, mentre la variabilità mediana dell’HDL-C era 7,6, in termini di variazione indipendente della media (VIM).
Un totale di 2.733 su 380.404 partecipanti allo studio ha sviluppato il Parkinson durante un periodo di follow-up mediano di cinque anni. Una maggiore incidenza della malattia è risultata associata al gruppo del quartile più basso (Q1) di HDL-C al basale (hazard ratio aggiustato [aHR]: 1,20) e al valore di HDL-C medio (aHR: 1,16) rispetto alla popolazione del quartile più alto (Q4).
Inoltre, il gruppo Q4 di variabilità dell’HDL-C aveva, rispetto al gruppo Q1, un aumento del rischio di Parkinson (aHR: 1,19). La più alta incidenza di malattia è stata osservata nei pazienti compresi nel Q1 dell’HDL-C al basale e nel Q4 della variabilità dell’HDL-C (aHR: 1,6).